Cannara: l’arte di Prospero Mallerini torna a splendere

La Confraternita di San Rocco ha fatto restaurare e quindi ricollocato la tela del pittore nella chiesa parrocchiale di San Matteo

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A Cannara, nel braccio destro del transetto della chiesa parrocchiale di San Matteo, è ricavato un altare con baldacchino dorato, sottoposto alla Confraternita laicale di San Rocco, istituita nel 1601 sotto il pontificato di Clemente IX e successivamente aggregata all’Arciconfraternita di Roma il 1 giugno 1606. Fissata all’altare c’è una bellissima tela raffigurante la Madonna col Figlio, Sant’Antonio da Padova, San Rocco benedicente le anime purganti in atto di essere liberate da un angelo, eseguita nel 1797 dal pittore Prospero Mallerini, attivo a Roma alla fine del XVIII secolo e prima metà del XIX. In basso, sul lato sinistro della tela, si legge: ‘Prospero Mallerini fec. Romae 1797’.

L’intervento di restauro

La Confraternita di San Rocco ha finanziato il recente pregevole intervento di restauro eseguito dal laboratorio di Dino Roselletti di Casaglia (Perugia) e nei giorni scorsi la tela è stata ricollocata nella sua sede originaria. La stessa Confraternita ha in programma una conferenza stampa e un incontro culturale utile alla conoscenza dell’opera e del suo autore.

L’artista

Prospero Antonio Felice Maria Mallarini (o Mallerini) nacque il 21 marzo del 1761 a Carcare, un piccolo centro ligure a pochi chilometri da Savona. Indirizzato dalla famiglia a studiare giurisprudenza nel Collegio Piceno di Roma, ben presto si rese conto che la sua vera passione era la pittura e si perfezionò in questa arte presso importanti botteghe romane. A Roma e nello Stato Pontificio eseguì molte opere, prettamente di carattere religioso e degna di nota è la pala d’altare del 1829 nella chiesa romana di San Carlino alle Quattro Fontane, raffigurante l’Estasi del Beato Giovanni Battista della Concezione. In Umbria, a lui è attribuito anche lo stendardo a due facce rappresentante il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria e San Giacomo Maggiore e Sant’Antonio Abate (1810) nella piccola chiesa della Confraternita di Santa Caterina in Assisi. Sposò Eleonora De Rossi e gli storici avevano accertato la presenza di tre figli: Teresa, Geltrude e Filippo ma recenti studi hanno individuato l’esistenza di una quarta figlia, Marianna, che l’8 settembre 1817 vestì l’abito di Teresiana Scalza nel Monastero di S. Giuseppe a Capo le Case, col nome di Teresa Vittoria di San Giuseppe. Prospero, antenato di Papa Pio XII (Eugenio Pacelli, 1876-1958) e molto legato alla famiglia Barberini di Roma, per la quale fu architetto, pittore e gentiluomo di camera, morì a Roma il 14 settembre 1838.

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