Capitale dei giovani, Perugia vuole l’Europa

Gabriele Biccini, portavoce del Forum dei Giovani: «Questo è solo il primo passo, ma puntiamo a diventare ‘Capitale europea dei giovani’»

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di L.P.

«Questo primo traguardo fa onore a noi e ai tanti giovani che quotidianamente lavorano, sul territorio, per rendere la città in cui vivono un posto migliore». E’ ancora l’emozione a parlare. A 48 ore di distanza dal conferimento del titolo di ‘Capitale italiana dei giovani 2016’, consegnato a Roma martedì, «non ci si può fermare neanche un secondo», dice Gabriele Biccini, portavoce del Forum dei Giovani. «Questo è solo il primo passo, ma puntiamo a diventare ‘Capitale europea dei giovani’».

La targa

La targa

Il titolo è stato assegnato «come giusto riconoscimento per lo sforzo progettuale e per la capacità e l’energia delle associazioni di giovani che si sono attivate e sono state elemento indispensabile e vivo per la progettazione di un modello d’eccellenza a livello nazionale ed internazionale per le politiche giovanili». Questo dimostra «che siamo all’avanguardia – afferma ancora Biccini – in ambito nazionale, che abbiamo lavorato bene e ci siamo spesi, credendoci, per la nostra città».

Prospettiva «Questo traguardo l’abbiamo conquistato tutti. Solo nell’ultimo anno abbiamo messo insieme un programma di oltre 300 eventi, abbiamo riunito 62 mila umbri in un’unica entità, dal momento che circa il 95% dei giovani ha aderito al Forum». E ora cosa cambierà? «Ora cambia la prospettiva. A Perugia è stato riconosciuto il primato, a livello nazionale, nella programmazione delle politiche giovanili. Questo significa che ci saranno più investimenti in start up, istruzione, università, creatività, lavoro». Per tanti anni Perugia è stata una città che ha fatto molti eventi, ricorda Gabriele, ma senza un adeguato processo di crescita, senza mettere a sistema la rete. «Noi, invece, vogliamo costruire un percorso radicale che renda possibile cambiare volto alla città. E la nostra proposta si basa su quattro concetti: possibilità, responsabilità, osare per rigenerare».

Anno zero Perugia è la prima città che si aggiudica il titolo di ‘Capitale dei giovani’. «E’ ancora l’anno zero per questa candidatura, ma si svilupperà una serie di possibilità, potrebbero arrivare finanziamenti pubblici o privati a sostegno di questo progetto volti a valorizzare l’esistente e il futuro, da concerti, a festival e molto altro ancora». L’obiettivo è «guardare con gli occhi dei giovani a tutto quello che già esiste. Forti dell’insegnamento che la bocciatura della città come ‘Capitale europea della cultura’ ha dato, il Forum ha lavorato, negli ultimi mesi, creando una rete e mettendo insieme le idee dei tanti giovani che vivono, studiano e lavorano a Perugia. L’aver creato un sistema è stato il nostro punto di forza. Abbiamo sviluppato idee e percorsi dal basso per poi creare e innovare Perugia».

I giovani Ma chi sono i giovani oggi? Da sempre nel mondo dell’associazionismo, Gabriele Biccini conosce da vicino questa realtà. «Ormai siamo una riserva indiana, anche il Consiglio d’Europa ha definito i giovani come categoria discriminata e svantaggiata. E’ un dato di fatto, la disoccupazione giovanile è al 40%, la soglia d’accesso al credito per gli under 35 è la più bassa di sempre, è difficile trovare un lavoro, viaggiare, spostarsi. Eppure i giovani di oggi sono i più formati e preparati di sempre».

Protagonisti Forte del sostegno ricevuto dal Comune e dalla Regione Umbria, ora, dice ancora Biccini, «ci aspettiamo di essere protagonisti. I giovani hanno sete di futuro, per Perugia vedo un futuro più roseo. Ci sarà un cambiamento se sapremo osare e rigenerare il contesto in cui viviamo. Per farlo serve l’appoggio delle altre generazioni, ma possiamo cambiare qualcosa in maniera concreta, di questo ne sono certo».

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