Cardeto e problemi: «Rami invadenti»

Terni, la richiesta arriva dal gestore di un autolavaggio in un’area di distribuzione carburanti: «Chiedo solo ‘pulitina’». Il funzionario Nannurelli: «Nessun pericolo»

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Ritiene di avere un problema da tempo ma, vista l’aria che tira in città sull’argomento, ci tiene a specificarlo subito: «Le piante vanno salvaguardate e non tagliate. Chiedo solo una ‘pulitina’». Ma quei rami invadenti gli creano preoccupazione e dunque nei mesi scorsi si è fatto sentire con chi di dovere, senza ottenere il riscontro sperato: siamo al distributore Ip di via Borzacchini, il primo della serie per chi da Terni si sposta verso borgo Rivo o Maratta, e a chiedere un intervento è il gestore dell’impianto di autolavaggio, confinante con il lato chiuso del parco di Cardeto.

CARDETO, CONFRONTO CITAREI-COMUNE NEL PARCO: STATO DI CONSISTENZA E DANNI

L’autolavaggio in questione

Rami e vento

Come detto la segnalazione è già scattata – non direttamente da lui, ma dal gestore dell’area di servizio – tempo fa, tuttavia la questione per ora resta così com’è: «Riguarda la pericolosità dei rami, quando tira vento c’è sempre qualcosa che viene giù e dobbiamo ripulire. Ma non è quello il problema, lo è se cadono sopra vetture e persone perché sono proprio sopra l’autolavaggio. Chiedo solo una potatura, non posso farla io perché ci vogliono specifiche autorizzazioni e persone in grado di farlo bene».

INTANTO A ‘LA PASSEGGIATA’ A TERRA ALTRO RAMO

Un albero poggiato sulla recinzione dell’area di servizio

Il confronto

C’è stato un check fotografico e il responso: «Sono venuti a fare degli scatti – parla della ditta che aveva in gestione l’area per i lavori nel parco, forse in riferimento alla Ciam – ma poi sono tornati il giorno successivo per dirci che il Comune gli ha detto che non si poteva fare in quanto non c’è pericolo, solo un problema di foglie. Va pure detto che con la storia di Cardeto di recente non ci si è capito più nulla, non si sa a chi rivolgerci». Ora c’è anche la risoluzione contrattuale di mezzo, non il massimo. La caccia alla ‘sfoltita’ prosegue. Di certo a stretto giro non si muoverà nulla: il periodo di potatura non è quello giusto.

Federico Nannurelli

«Non ci sono rischi»

Sul tema interviene il funzionario tecnico del Comune, Federico Nannurelli: «Il titolare del distributore – specifica – ha interloquito con me telefonicamente e via mail. Ho spiegato che si tratta di interventi di ordinaria manutenzione che competevano al concessionario: tra le parti ci sono stati scambi epistolari.  Il Comune ha provveduto alla risoluzione contrattuale proprio per inerzia del concessionario anche su tali aspetti. Appena sarà completato l’iter per la smobilitazione del cantiere si interverrà immediatamente: al momento non si presentano rischi e le potature verranno effettuate al fermo vegetativo delle piante. Trovo legittima la richiesta del titolare del distributore ma in questo caso esistono interlocutori».

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