Cascata Marmore: «Bene i numeri ma si può fare di più»

Terni – I residenti della zona tornano a segnalare ciò che, a loro giudizio, non funziona ancora. Parcheggio camper, arredi e servizi

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I numeri post Covid sono confortanti, «e di questo non possiamo che esserne felici», però ci sono anche cose che, a giudizio di alcuni residenti della zona che si trova a ridosso del belvedere inferiore della Cascata delle Marmore, devono essere migliorate nell’interesse del sito turistico, dei cittadini e del Comune stesso.

Il parcheggio camper

«La situazione al parcheggio camper – la segnalazione parte da qui – risulta ancora deficitaria, con una gestione degli ingressi e delle uscite approssimativa. La sbarra di uscita è aperta da svariati giorni, probabilmente di nuovo non funzionante. Alcuni camperisti che non riuscivano ad uscire a causa del solito malfunzionamento della cassa automatica ticket, si sono trovati costretti a chiamare il 113 e ad alzare la barriera a meno, probabilmente causando il danno. Così da diversi giorni chiunque può accedere liberamente al parcheggio, usufruendo gratuitamente di energia elettrica ed acqua in assenza di vigilanza».

La fontanella

Un altro ‘nodo’ che, secondo i residenti, merita attenzione è quello rappresentato dall’erogazione di acqua potabile: «Dopo la diffusione del Covid si era deciso di interrompere l’erogazione dell’acqua potabile in tutte le colonnine della città. Adesso che la situazione è migliorata, sono state ripristinate ovunque tranne la colonnina ubicata accanto alla biglietteria, per la gioia di chi le bottigliette d’acqua le vende. Peccato non ci siano solo i turisti ma anche tanta gente della zona che si riforniva puntualmente nella suddetta fontanella».

Parco e perdita

Infine le questioni attinenti l’area verde adiacente il parcheggio: «Ora che è caldo – osservano i residenti – molte persone si riversano la sera nel parco in questione, dove però sono presenti soltanto quattro panchine di numero. Magari installarne qualcuna in più, renderebbe più felici i cittadini. Infine – è l’ultima segnalazione – all’uscita del tourist shop è presente una perdita di acqua potabile direttamente dalla tubazioni dei bagni pubblici. Sono passati svariati mesi senza che nessuno si sia preso la briga di ripararla».

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