Comune di Terni, Cavicchioli si dimette

L’ormai ex capogruppo al consiglio comunale lascia per «ulteriori e sopravvenuti impegni professionali e per l’apertura di una fase dei lavori che presenta nuove caratteristiche»

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I rumours sul suo disimpegno da consigliere comunale – Pd, di cui era anche capogruppo – a Terni circolavano già da tempo. E ora l’avvocato Andrea Cavicchioli ha messo ‘nero su bianco’ la sua decisione, all’indomani del rinvio – piano di riequilibrio finanziario – della Corte dei Conti. Pronto al suo posto il primo dei non eletti nella primavera del 2014, Gianfranco Teofrasti.

Andrea Cavicchioli

PIANO DI RIEQUILIBRIO, LA CORTE DEI CORTI RINVIA IL GIUDIZIO: OPPOSIZIONI SCATENATE, SINDACO IN SILENZIO

Le motivazioni «In data odierna ho depositato presso la segreteria del Comune di Terni la lettera di dimissioni da consigliere del Comune di Terni del seguente tenore. ‘Signor Presidente, di recente ho già fatto presente al sindaco e ai consiglieri di maggioranza l’impossibilità, per quanto mi riguarda, di assicurare la doverosa azione nel consiglio Comunale di Terni a causa di ulteriori e sopravvenuti impegni professionali e per l’apertura di una fase dei lavori del consiglio medesimo che presenta nuove caratteristiche. Per tali ragioni con la presente rassegno le dimissioni da consigliere comunale di Terni. Invio a lei, al sindaco, alla giunta e a tutti i consiglieri un sincero augurio di buon lavoro nell’interesse della città. I più cordiali saluti. Andrea Cavicchioli’.

La presa d’atto e la surroga avverrà venerdì in apertura di consiglio comunale: è stata inserita al primo punto, quindi si proseguirà con la discussione sul piano di riequilibrio.

Il Psi «Le dimissioni, peraltro già annunciate da tempo, del capogruppo del Partito democratico al Consiglio comunale di Terni Andrea Cavicchioli confermano la difficoltà dei rapporti all’interno dell’amministrazione comunale di Terni». Questo il commento di Rossano Pastura, segretario provinciale di Terni del Psi. «Pur rispettando la scelta di Cavicchioli, uno dei massimi esponenti del Pd all’interno del consesso cittadino ternano – prosegue Pastura – ci sembra quanto meno opportuno segnalare che questa decisione arriva nel momento meno indicato per il percorso che si sta tentando, finalizzato all’uscita dalla crisi finanziaria dell’Ente. Ci auguriamo almeno che tale vicenda consenta l’apertura di un confronto serio e approfondito tra le forze politiche che compongono la maggioranza nel Consiglio comunale e che non rappresenti invece un ulteriore elemento di difficoltà e di stallo. Difficoltà che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini ternani. Certo non è con l’immobilismo e il ‘conservatorismo’ che si possono affrontare e risolvere i problemi. Se il centro sinistra vuole riacquistare credibilità tra i cittadini e avere ancora qualche possibilità di vittoria alle prossime elezioni comunali a Terni, c’è bisogno di dare alla città e a tutti i suoi attori sociali, economici, culturali un forte segnale di discontinuità, di cambiamento e soprattutto di dinamismo».

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