Corte dei conti rinvia: sindaco in silenzio

Terni, i giudici prendono tempo sul ricorso del Comune contro la bocciatura del piano di riequilibrio. Opposizioni scatenate, Di Girolamo a confronto con i legali

Condividi questo articolo su

Leopoldo Di Girolamo e Vittorio Piacenti D’Ubaldi

Le sezioni riunite della Corte dei Conti, chiamate ad esaminare mercoledì mattina il contenuto del ricordo presentato dal Comune di Terni contro la bocciatura del piano di riequilibrio dell’ente, hanno rinviato la decisione, decisiva per le sorti dell’amministrazione. Non è ancora chiaro se quest’ultima, in sede di udienza, abbia depositato le integrazioni previste al piano respinto lo scorso luglio dalla Corte dei Conti dell’Umbria.

La prospettiva – stante il rinvio – è che i tempi possano allungarsi ulteriormente. Non è escluso infatti che un’eventuale sospensione del giudizio possa riportare indietro l’intera procedura che dovrebbe, come già avvenuto nei mesi scorsi, passare nuovamente al vaglio del ministero dell’Interno e della Corte dei Conti regionale. Un’ipotesi che, se diventasse concreta, potrebbe consentire all’amministrazione comunale di giungere fino alla fine del mandato, prevista per la primavera del 2019.

Silenzio Di Girolamo «Stiamo – la breve nota del sindaco – in riunione con i legali che rappresentano il comune in questa vicenda. Al momento non abbiamo commenti da fare perché la vicenda è complessa e ci sono aspetti da chiarire. Non me la sento di dire parole non ancorate a situazioni reali. Già ce ne sono tante su questo tema in circolazione».

Enrico Melasecche

«Brinda il sindaco» Così il consigliere comunale Enrico Melasecche alla luce della decisione della magistratura contabile: «Quella di mercoledì mattina è stata una seduta brevissima – afferma – nella quale la manovra di rinvio chiesta dal Comune per guadagnare tempo è stata accolta. Riteniamo eticamente e politicamente scandaloso utilizzare risorse dei cittadini per fare di tutto per conseguire l’unico risultato che a questa giunta interessa, quello di impedire che si torni alle elezioni anticipatamente insieme alle prossime politiche nel marzo 2018. Prosegue quindi l’accanimento terapeutico del sindaco nei confronti della città. Intanto lui continua a fare le nomine, a fare bandi per vendere le farmacie pubbliche nonostante il ricorso al Tar pendente, ha tentato anche il colpo di mano nel vendere il 50% di Umbria Energy, bocciato sonoramente dal consiglio comunale. Potere per il potere, mentre Terni affonda. Non si conoscono al momento – prosegue Enrico Melasecche – né la data della prossima seduta né le argomentazioni addotte dai legali del sindaco per ottenere il rinvio, ma ciò sarà argomento di confronto nel consiglio comunale di venerdì in cui Di Girolamo dovrà rispondere a questa come a molte altre domande in seguito alla richiesta di seduta straordinaria presentata da otto consiglieri dell’opposizione».

Thomas De Luca

«Situazione insostenibile» Per il consigliere comunale Francesco Maria Ferranti (Forza Italia), «la sezione nazionale della Corte dei Conti ha compiuto una scelta e, pur nel rispetto di un’istituzione così rilevante, esprimo preoccupazione a nome del gruppo di Forza Italia per la situazione di instabilità sia politica che finanziaria nella quale la città versa e che non è più sostenibile».

«Strategia dello sfascio» Nel pomeriggio arriva il commento di Thomas De Luca (M5S): «Il rinvio accolto dalla Corte dei Conti delinea perfettamente la strategia che Di Girolamo e Piacenti D’Ubaldi intendono porre in essere. Una strategia dello sfascio che ha come unico obiettivo quello di trascinarsi fino ad evitare le elezioni nel 2018 e poi arrancare quanto più a lungo possibile con il solo scopo di scappare da eventuali azioni di responsabilità. Un amore viscerale quello per la poltrona e una paura morbosa di andare alle elezioni consapevoli che Terni non li vuole più nemmeno all’opposizione. Forse ci vedremo costretti a fare una colletta per convincerli a lasciare gli stipendi d’assessore e i gettoni di presenza. Ovvio non per pagare i danni che hanno fatto, quelli dovranno pagarli fino all’ultimo centesimo. Irresponsabili – conclude De Luca – ma con una invidiabile faccia tosta per questo invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore il loro futuro ad essere presenti venerdì in consiglio comunale e manifestare tutto il loro dissenso verso questa lenta agonia della città».

Emanuele Fiorini

«Salvata la poltrona, non la faccia» Duro anche il commento della Lega Nord: «Il sindaco e la giunta – le parole di Emanuele Fiorini e Federico Cini – salvano la poltrona, ma non la faccia: città nel caos mentre l’amministrazione rimanda l’appuntamento elettorale.- Apprendiamo con rammarico dell’ennesimo rinvio del giudizio delle sezioni riunite della Corte dei Conti sul ricorso contro la bocciatura  del piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Terni.  Alla fine le tecniche dilatorie messe in campo dall’amministrazione comunale hanno raggiunto il risultato sperato, non sul piano processuale, ovviamente, quello era solo il presupposto, quanto sul piano politico. Si, perché quello era il vero scopo: salvare le poltrone e rimandare l’appuntamento elettorale, in modo da continuare a fare nomine nei posti che contano o svendere come meglio si crede pezzi della nostra città. E poco importa che si prosegua nel vivere alla giornata, senza una progettualità, senza un’idea di sviluppo, senza mettere mano alla miriade di problemi e criticità che asfissiano Terni. Una città soffocata dai debiti almeno quanto dall’inquinamento, una città insicura, ove immigrazione clandestina e criminalità la fanno da padrone, una città abbandonata nel limbo di una lenta agonia, priva di  fermenti culturali, costellata di cantieri mai finiti, minata sin nei suoi simboli e nella sua stessa storia, ridotta economicamente allo stremo. No, non sono questi i problemi che assillano Di Girolamo e i suoi, altrimenti si sarebbero fatti da parte dopo aver dato ampia prova della loro incapacità. Una delegazione – concludono – della Lega sarà presente in occasione della seduta straordinaria di Consiglio Comunale convocata per il prossimo venerdì 24 novembre alle 15.30. Una presenza che testimonierà la nostra ferma volontà, condivisa con i cittadini, di mettere la parola fine a questa amministrazione inetta e inconcludente. Non possiamo a questo punto che sperare in un gesto di umiltà e democrazia: restituire la parola ai cittadini è ormai un atto dovuto».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli