Comune Terni, canone unico patrimoniale: tocca al Tar. Per il 2024 entrate da 2,5 milioni

Il 19 dicembre l’udienza di merito per la disciplina provvisoria del 2021: nuovi atti e memorie depositate

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di S.F.

Se ne esce o no? Questa volta pare di sì visto che nel contempo sono trascorsi oltre due anni e nei giorni scorsi sono state confermate le tariffe per il 2024. Martedì 19 dicembre i magistrati amministrativi del Tar Umbria si ritroveranno tre la mani la contesa tra la Wayap srl – società che si occupa della progettazione e della commercializzazione di servizi pubblicitari – e il Comune di Terni in merito alla disciplina provvisoria di istituzione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria ed il canone di concessione per l’occupazione di aree/spazi del demanio. Anche con riferimento ai mercati. Una partita aperta dal 2021.

LA DIVERSITÀ DI VEDUTE TRA LE PARTI

Il canone per i messaggi pubblicitari

Nuovi atti depositati

In realtà della vicenda se ne doveva discutere in estate, poi la richiesta di rinvio e la fissazione dell’udienza di merito per il 19 dicembre. Ora ci siamo e dal 7 novembre in avanti sono state depositati al Tar ulteriori documenti e memorie di repliche da parte del ricorrente (Wayap difesa da Paola Conticiani e Fabio Massimo Ventura) e Comune (Paolo Gennari). Il tema principale – sempre lo stesso – è l’interpretazione della ‘legge madre’ nazionale, leggasi la 160 del 27 dicembre 2019. Dopodiché nel corso del tempo ci sono stati ulteriori sviluppi. Curiosità: sempre tra poco più di una settimana ci sarà la discussione del ricorso contro il Comune di Perugia. In entrambi i casi le società concessionarie delle rispettive amministrazioni (Ica e Dogre) non si sono costituite in giudizio.

LA DISCIPLINA PROVVISORIA 2021 DEL CANONE UNICO

Il 2024: entrate per 2,5 milioni

Nel contempo l’esecutivo Bandecchi ha deliberato a novembre le tariffe per il canone unico patrimoniale 2024. Non ci sono novità: confermate quelle del 2023 e storia chiusa. «Il Comune di Terni intende mantenere il servizio relativo al diritto sulle pubbliche affissioni (Dpa)», viene inoltre specificato. Le previsione per il nuovo bilancio? Si parla di 1 milione e 50 mila euro per occupazione di spazi/aree pubbliche e 1 milione 519 mila euro per il canone unico pubblicitario. Discreto tesoretto, il solito.

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