«Con FarmaciaTerni solidarietà in Africa»

Il racconto di Mattia, infermiere e volontario: «Donati antibiotici e latte materno per un valore di circa 500 euro»

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di Francesca Torricelli

«Mi piace pensare che non importa quanto fai, ma che l’importante è fare. Salvare anche una sola vita ha un volare inestimabile. Per quanto tu faccia in questi luoghi non è mai abbastanza rispetto all’emozione che ti lasciano». Mattia, un infermiere professionista 31enne di Terni, descrive così la sua ultima esperienza in Africa.

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I farmaci e il latte

Volontario Mattia, oltre a essere infermiere in farmacia, dal 2007 è un volontario della ‘As.So.S. Onlus’, l’associazione di solidarietà e sviluppo attivi nei territori africani. Dal 26 novembre al 13 dicembre Mattia è tornato per la quinta volta in Africa, «ma quest’anno – racconta a umbriaOn – oltre che per l’associazione, sono partito anche per FarmaciaTerni (l’ormai ex Azienda speciale farmacie comunali; ndr)».

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L’ambulatorio

Gli aiuti «In questa mia quinta missione – spiega Mattia – sono stato al villaggio di Pokea, vicino la città di Arua in Uganda, dove mi sono occupato di terminare i lavori per un ambulatorio. Questo è il nostro regalo di Natale per gli abitanti del villaggio. Abbiamo consegnato le chiavi di una struttura che servirà di supporto sia per la popolazione del villaggio che per quelli limitrofi».

I farmaci In un ospedale a Biringi, nella Repubblica Democratica del Congo, invece, «ho potuto consegnare dei farmaci, soprattutto antibiotici e latte materno, donati FarmaciaTerni, per un valore di circa 500 euro. Mi ha colpito molto – dice ancora Mattia – la sensibilità mostrata dall’azienda, che ha deciso subito di mettere a disposizione farmaci e latte, comprendendo a facendo proprio lo spirito con il quale operiamo in quella bellissima e disgraziata area del mondo».

GUARDA IL VIDEO REALIZZATO DA MATTIA

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Mattia e i suoi piccoli amici

Il cuore Durante il suo viaggio Mattia ha realizzato un video perché «quei posti sono sempre speciali. Quegli occhi, quei sorrisi ti rimangono dentro. Nel cuore. Non l’ho realizzato per egocentrismo, non considero fuori dalla norma quello che vado a fare in questi posti. Per me è normale. C’è chi aiuta in Italia, chi in Sud America e chi lo fa in Africa. L’importante è poter donare qualcosa a chi ne ha bisogno. Se ho realizzato questo video è solo per stimolare la gente a fare un’esperienza unica, come questa. Quei posti, quella gente, ti arricchiscono. Ed è scontato che non mi riferisco ai soldi».

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