Confcommercio Terni: «Non siamo morbidi»

Il presidente, Stefano Lupi, contesta la ricostruzione fatta da umbriaOn della vicenda ‘centri commerciali’: basta leggere le versioni e confrontare

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Stefano Lupi

di Stefano Lupi
Presidente di Confcommercio Terni

Gentile Direttore Torricelli,

In riferimento al suo articolo odierno “Centri commerciali , Perugia colonizza Terni” mi corre l’obbligo precisare e rettificare quanto da lei riportato in merito alle mie dichiarazioni circa l’insediamento dei suddetti centri commerciali.

A fronte di una telefonata intercorsa nei giorni scorsi, le ho precisato quanto segue:

1) Non ero stato contattato e non avevo notizia circa eventuali passaggi precedenti, visto che ho assunto tale incarico da poco più di un mese. E’ del tutto evidente che tali passaggi, visto che siamo alla fine di un percorso sarebbero stati necessari molto prima.

2) Ritenevo e ritengo necessario e doveroso per ciascun soggetto imprenditoriale che decida di fare impresa a Terni, interloquire con il territorio in tutte le sue articolazioni ( associazioni di categoria, istituzioni, sindacati, etc) dando un segnale di attenzione.

3) Tutto ciò indipendentemente dal fatto che si provenga da Perugia o da altro luogo geografico. Tale discorso vale per i centri commerciali quanto per le multinazionali od altro soggetto. Tutto ciò ovviamente in un rapporto di assoluta trasparenza e correttezza, dove ciascuno esercita il suo giusto diritto di libertà di impresa.

4) Esperito e concluso questo percorso di informazione e confronto tra le parti, avremmo potuto verificare se a Terni potevano esserci dei soggetti commerciali interessati, aderenti ai requisiti richiesti dal ” format” dei due centri commerciali.

I toni della telefonata erano pacati e riflessivi, come mio costume. Ora definirli da lei “morbidi” e riassumendo in modo improprio il mio pensiero induce ad una evidente distorsione rispetto a quanto da me dichiarato.

Certo che accoglierà questa precisazione, la saluto cordialmente

____

Non l’ha presa bene, Stefano Lupi. E ci sta. Ci sta un po’ meno che parli di «distorsione». Questo, per facilitare la comprensione, è il modo in cui avrei riassunto «in modo improprio», il suo pensiero nell’articolo: «Non siamo stati interpellati neanche noi ma credo che il periodo tribolato che ha vissuto la nostra associazione possa essere uno dei motivi. Certo  forse sarebbe stato un segnale di fair play, da parte di Coop e Pac 2000, ma mi chiedo anche se a Terni ci sono commercianti che sarebbero stati in grado di raccogliere la sfida». Chi legge, se vuole, può capire. Soprattutto perché non ho colto nessun elemento di ‘precisazione e rettifica’ in riferimento a quello che, secondo me, è il vero problema sollevato nell’articolo. Insomma: in un messaggio notturno, il presidente ha fatto riferimento al bravissimo attore Gianni Agus ed al ruolo di ‘spalla’ che spesso gli è toccato di recitare. Ecco, a me Agus piaceva molto, ma chissà perché mi sono venuti in mente Totò e Peppino De Filippo.

Marco Torricelli
Direttore di umbriaOn

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