Covid, positivi sotto quota 7 mila. Crescono i ricoveri. Decessi +10

‘Effetto domenica’ con pochi tamponi e pochi nuovi casi. Numerose le guarigioni. Perugia si appresta a scendere sotto i mille casi

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Sono 42 i nuovi casi di Covid-19 in Umbria registrati nelle ultime 24 ore: l’aggiornamento è alle ore 13.06 di lunedì 8 marzo. Il dato è relativo a 808 tamponi presi in esame – 525 tamponi molecolari (totale 718.078) e 283 antigenici (totale 136.724) -, per una percentuale di positivi pari al 5,19% (domenica 7 era stata del 4,48%). Le guarigioni riscontrate nello stesso arco temporale sono state 356 (totale 38.416). Si registrano purtroppo altri 10 decessi con Covid-19, relativi ai territori di Assisi, Cascia, Fabro, fuori regione, Perugia (3), San Giustino, Terni e Umbertide, per un totale che sale a 1.110. In base a tali numeri, gli attuali positivi al virus in Umbria sono 6.955 (-324). Dall’inizio dell’epidemia sono state riscontrate 46.481 positività (+42).

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Ricoveri e isolamenti

Alla mattinata di lunedì le persone affette dal virus ricoverate negli ospedali umbri sono 516 (+13) di cui 84 (+4) in terapia intensiva. Così i singoli ospedali: Perugia 134 ricoveri (+4) di cui 26 (+1) in intensiva; Terni 114 ricoveri (+4) di cui 27 (invariato) in intensiva; Spoleto 66 ricoveri (+1) di cui 13 (+1) in intensiva; Pantalla 60 ricoveri (+1), nessuno in intensiva; Città di Castello 56 ricoveri (-1) di cui 7 (+1) in intensiva; Foligno 52 ricoveri (+3) di cui 11 (+1) in intensiva; ospedale Branca 20 ricoveri (+2), nessuno in intensiva; ospedale da campo Perugia 9 ricoveri (-1), nessuno in intensiva; Umbertide 3 ricoveri (invariato), nessuno in intensiva; Trevi 2 ricoveri (invariato), nessuno in intensiva. In isolamento fiduciario ci sono 9.005 persone (-235).

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I nuovi casi

I 42 nuovi casi registrati in Umbria nelle ultime 24 ore sono attributi dalla Regione ai territori comunali di Arrone (1), Bevagna (1), Cerreto di Spoleto (1), Città di Castello (4), Collazzone (1), Deruta (2), Foligno (7), fuori regione (2), Gualdo Tadino (1), Marsciano (2), Montefalco (2), Nocera Umbra (1), Perugia (3), San Giustino (5), Sigillo (1), Spoleto (6), Torgiano (1) e Trevi (2).

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Le guarigioni

Le 356 guarigioni riscontrate in Umbria nelle ultime 24 ore sono attribuite invece ai territori comunali di Assisi (26), Baschi (3), Bastia Umbra (17), Bettona (5), Campello sul Clitunno (6), Cannara (4), Castel Ritaldi (1), Castiglione del Lago (21), Citerna (2), Città della Pieve (12), Città di Castello (25), Corciano (9), Deruta (2), Foligno (17), fuori regione (9), Giano dell’Umbria (7), Gualdo Cattaneo (1), Gubbio (6), Magione (22), Marsciano (6), Massa Martana (1), Montecchio (2), Montone (1), Narni (1), Nocera Umbra (7), Panicale (1), Passignano sul Trasimeno (2), Perugia (81), Piegaro (3), San Giustino (11), San Venanzo (1), Sellano (3), Sigillo (1), Spello (5), Spoleto (14), Terni (2), Todi (2), Torgiano (3), Trevi (1), Umbertide (12) e Valfabbrica (1).

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I casi attuali

I 6.955 casi attuali di Covid-19 in Umbria, alle ore 13.06 di lunedì 8 marzo, sono così attribuiti dalla Regione: Perugia 1.071, Foligno 963, fuori regione 695, Terni 439, Città di Castello 436, Assisi 293, Spoleto 265, Bastia Umbra 203, Spoleto 191, Marsciano 161, San Giustino 134, Umbertide 124, Nocera Umbra 121, Orvieto 118, Trevi 102, Città della Pieve 95, Gubbio 89, Magione 82, Montefalco 78, Corciano 77, Bevagna 70, Castiglione del Lago 68, Narni 56, Torgiano 53, Deruta 52, Norcia e Giano dell’Umbria 48, Cannara 44, Amelia 43, Todi e Passignano sul Trasimeno 37, Gualdo Tadino e Gualdo Cattaneo 36, Castel Ritaldi e Bettona 35, Valtopina 25, Tuoro sul Trasimeno e Citerna 24, Parrano 20, San Gemini e Montecastrilli 19, Collazzone 18, Fabro 17, Sellano, Scheggia e Pascelupo, Panicale e Montone 16, Cerreto di Spoleto e Campello sul Clitunno 14, Ficulle, Calvi dell’Umbria e Arrone 13, Valfabbrica, Monteleone d’Orvieto e Acquasparta 12, Monte Santa Maria Tiberina, Montegabbione e Baschi 11, San Venanzo 10, Paciano e Massa Martana 9, Stroncone, Scheggino e Porano 8, Polino, Fratta Todina e Allerona 7, Preci, Castel Viscardo e Cascia 6, Pietralunga, Piegaro, Montefranco, Montecchio, Costacciaro e Avigliano Umbro 5, Lisciano Niccone e Guardea 4, Sigillo, Sant’Anatolia di Narco, Montecastello di Vibio e Giove 3, Vallo di Nera, Penna in Teverina, Castel Giorgio e Attigliano 2, Otricoli, Monteleone di Spoleto, Fossato di Vico, Ferentillo e Alviano 1.

Vaccinazioni

Alle ore 6.01 di lunedì 8 marzo risultano vaccinate in Umbria 67.503 persone (+799, erano 66.704 alle 6.01 di domenica 7), pari al 77,6% delle dosi disponibili (87.035).

La proposta: «I supplenti del vaccino»

Tommaso Bori (Pd) e Thomas De Luca (M5S) lanciano una proposta: «I vaccini anti-Covid sono la risorsa più preziosa di cui disponiamo. Le dosi che avanzano non possono essere somministrate a caso, nè tantomeno buttate come purtroppo sta accadendo in questi giorni. Per questo proponiamo i supplenti del vaccino. L’obiettivo è quello di non sprecare nemmeno una dose di vaccino, succede spesso che le dosi avanzate a fine giornata vadano sprecate quando qualcuna delle persone prenotate non si presenta all’appuntamento vaccinale. Anche evitando che queste dosi vengano somministrate a persone non a rischio o, peggio ancora, buttate, proponiamo una lista di supplenti, quelli che nel Lazio vengono definiti ‘i panchinari del vaccino’, persone pronte a sostituire chi non si presenta all’appuntamento per farsi vaccinare al suo posto. Un metodo che punta a non sprecare nemmeno una dose di vaccino e, contestualmente, a proteggere dal Covid il numero più alto di persone nel minor tempo possibile. I numeri dicono che oggi l’Umbria è tra le ultime quattro regioni in base alle dosi somministrate sul numero di quelle consegnate e terz’ultima come dosi somministrate ogni 100mila abitanti. È vero che negli ultimi giorni sono aumentate le dosi quotidianamente somministrate, come nel resto d’Italia d’altro canto, e questo è avvenuto soprattutto perché si è cominciato ad inoculare quelle di Astrazeneca che giacevano inutilizzate nei depositi dal 9 febbraio. Ma è innegabile il grave ritardo accumulato fin qui dalla nostra regione. Ancora non si è terminato di vaccinare gli operatori sanitari e gli ospiti delle strutture Rsa. La vaccinazione degli oltre 80mila over 80 procedono molto a rilento con una media di 1.200 al giorno. Arriveremo a terminare la vaccinazione di questa popolazione più fragile tra due mesi, mentre in altre realtà già si procede con gli over 65. Per questo – concludono – non possiamo permetterci di mandare sprecate preziose dosi di vaccino».

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