Criminalità in Umbria, un arresto a Foligno

L’uomo, preso dalla Guardia di Finanza di Perugia, è appartenente ad un potente clan della camorra partenopea, condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso

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Nell’ambito dell’operazione denominata ‘Ghost truck’, la Guardia di Finanza di Perugia, su disposizione del Gip del tribunale di Spoleto su richiesta della Procura, ha sottoposto agli arresti domiciliari un campano – originario della provincia di Napoli – appartenente ad un potente clan della camorra partenopea e condannato, con sentenza irrevocabile, per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Le indagini L’indagato, che da diversi anni risiede a Foligno, è ritenuto responsabile di intestazione fittizia di beni, omessa comunicazione di variazioni patrimoniali e di false attestazioni all’Autorità giudiziaria. Le indagini, sviluppate mediante intercettazioni telefoniche nonché accertamenti finanziari e patrimoniali, hanno consentito di raccogliere gravi indizi per ritenere che l’arrestato avesse intestato fittiziamente le quote di una società di autotrasporti, operante nel folignate, ad un prestanome – anche lui indagato – del tutto privo di adeguate e autonome fonti di reddito.

Il patrimonio Il pregiudicato campano, oltre ad aver depauperato il patrimonio dell’azienda sottraendo denaro, crediti e automezzi societari per un valore di circa 100 mila euro, ha omesso, altresì, di comunicare alla Guardia di Finanza le variazioni del proprio patrimonio, come previsto dalla normativa antimafia. Non solo: l’arrestato ha continuato a frequentare persone di elevato spessore criminale, appartenenti a consorterie delinquenziali albanesi e della ‘ndrangheta. Infine per ottenere l’affidamento in prova al servizio sociale, il soggetto ha attestato falsamente all’Autorità giudiziaria l’esistenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con una società di edilizia.

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