Crisi gruppo ‘Merloni’, arrivano gli incentivi

Perugia, il governo li ufficializza e l’assessore Paparelli esulta: «Risultato importante, atteso da tempo, che rimette in moto la speranza»

Condividi questo articolo su

Novità importanti in vista per l’area coinvolta dalla crisi del gruppo ‘Antonio Merloni’, che attualmente è in amministrazione controllata. Dal primo giugno sarà possibile richiedere gli incentivi finalizzati allo sviluppo imprenditoriale nei Comuni interessati Il Ministero dello sviluppo economico (con circolare del 22 marzo) ha infatti pubblicato l’avviso che contiene tutti i dettagli sulle agevolazioni della legge, che puntano a rafforzare e riqualificare il tessuto produttivo locale e permettere la ricollocazione dei lavoratori della ‘Merloni’.

Fabio Paparelli

Fabio Paparelli

Nuova fase «Si tratta di un risultato importante, atteso da tempo, che rimette in moto la speranza», sottolinea il vice presidente della giunta regionale dell’Umbria e assessore allo sviluppo economico Fabio Paparelli. «Grazie al lavoro costante e congiunto portato avanti dalle Regioni Umbria e Marche, d’intesa con Governo nazionale, si apre finalmente una nuova fase che da concretezza agli impegni assunti e sblocca risorse importanti per la riqualificazione dell’area. Le risorse messe a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico ammontano a 26 milioni di euro, ripartite in egual misura tra le due regioni interessate e destinate ad un’area compresa nei 73 comuni coinvolti: 56 nelle Marche e 17 in Umbria (Assisi, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Trevi, Valfabbrica e Valtopina)».

Perugia Lavoratori Merloni Regione1

I lavoratori in Regione

Contributi e agevolazioni In particolare gli incentivi prevedono un contributo in conto impianti, un eventuale contributo diretto alla spesa e un finanziamento agevolato che può coprire fino al 50% degli investimenti ammissibili ed è rimborsabile in 10 anni. I programmi di investimento devono presentare spese ammissibili per almeno 1,5 milioni di euro. Complessivamente le agevolazioni possono arrivare a coprire fino al 75% delle spese. Per programmi di investimento produttivo proposti dalle grandi imprese, c’è anche la possibilità di ottenere le agevolazioni a titolo de minimis, con un finanziamento agevolato che copre fino al 55% degli investimenti ammissibili. Sono finanziabili i programmi di investimento produttivo, i programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, che comportino un aumento dei posti di lavoro e, prioritariamente, la ricollocazione dei lavoratori della ‘Antonio Merloni’ in amministrazione straordinaria. Le domande dovranno essere inviate entro il 30 giugno esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia.

Iniziative regionali «Al fine di rendere ancor più efficace l’azione di rilancio del bacino occupazionale della ‘Antonio Merloni’ e ad integrazione delle misure ministeriali – evidenzia Paparelli – saranno presto messe in capo anche delle specifiche iniziative regionali destinate alle piccole e medie imprese, così da dare un sostegno anche a quelle aziende che per dimensioni non possono ricorrere al finanziamento statale. Si tratta di tre misure di cui la prima è finalizzata al settore degli investimenti inferiori a 1,5 milioni di euro, la seconda al reimpiego del personale proveniente del bacino occupazione, attraverso un bonus pari a 10 mila euro finalizzato all’assunzione e la terza misura, destinata alla filiera orientamento, formazione, tirocinio e incentivo all’assunzione, che sarà estesa a tutto il territorio regionale e attivata nei prossimi giorni».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli