Da Narni a San Pietroburgo per conquistare medaglie mondiali. Obiettivo centrato per diversi atleti della Okinawa Karate, protagonisti con la selezione italiana in Russia nel IX° ‘Jska world katate championship’ alla presenza del fondatore Shihan Keigo Abe, 9° dan. Podi iridati per Victor Mocanu, Victoria Manuela Mocanu e Maria Speranza Dominici.
Il piccolo Victor Mocanu
Medaglie mondiali a raffica
Sette gli atleti azzurri – guidati dal capo istruttore, il maestro iraniano Khosro Taghva, 8° dan, membro Jska dal 2004, si sono preparati insieme a Civita Castellana – in gara alla Zenit Arena di San Pietroburgo per il mondiale Japan shotokan karate association. Victor Mocanu ha dieci anni e ha vinto l’oro nel kihon ippon sconfiggendo sei concorrenti di casa, mentre la sorella Victoria (17enne) ha conquistato l’argento nel ju kumite – combattimento libero – il bronzo nel ju ippon kumite (combattimento vincolato), l’oro nel kata forma a squadre e il bronzo nel kata individuale.
Dominici e Mocanu
Il maestro
Straordinaria prestazione anche per la Dominici. Per il maestro dell’Okinawa due ori nel combattimento libero +40 e nel kata a squadre e un argento nel kata individuale. Complessivamente l’Italia ha chiuso con il 3° posto nel medagliere conquistando 19 allori: meglio solo la Russia e la Scozia. Alla competizione hanno partecipato oltre venticinque nazioni da tutto il mondo: Narni ha fatto il suo. Da segnalare che il maestro Reza Taghva, direttore settore kumite della Jska Italia, ha conseguito il 7° dan esibendosi in un esame pubblico. Prossima tappa a Cipro per il campionato europeo e in Germania nel 2020 per il X° mondiale.
