Daino e capriolo, Tar dà via libera alla caccia

Umbria, pronunciamento sul calendario venatorio relativamente alla caccia di selezione. Lo annuncia l’assessore regionale Cecchini

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La caccia di selezione a daino e capriolo può ripartire: il Tar dell’Umbria, con sentenza n. 27/2019, ha stabilito la legittimità degli atti assunti dalla Regione. A comunicarlo è proprio l’ente regionale con le parole dell’assessore regionale alla Caccia, Fernanda Cecchini.

A fine stagione si deciderà sul ‘recupero’

Il pronunciamento del tribunale amministrativo regionale si riferisce al calendario venatorio regionale relativamente alla caccia di selezione alle specie daino e capriolo. «Viene revocata la sospensione del prelievo per le due specie che era stata emanata in attesa del pronunciamento del Tar – sottolinea l’assessore Cecchini – e riparte quindi la regolare attività della caccia di selezione nei tempi e nei modi previsti dal calendario venatorio e dai conseguenti atti adottati. Si valuterà successivamente con le associazioni venatorie la possibilità di recuperare nella rimanente stagione venatoria la parte dei mancati abbattimenti previsti dai piani, non effettuati nel periodo agosto-settembre».

La lettura del wwf Perugia

Il presidente Sauro Prevenzini parla di un Tar che «riconosce e certifica l’assenza di una valida pianificazione faunistica e la conseguente illegittimità delle aperture anticipate alle singole specie; il danno alla fauna è provato, il Tar Umbria ha affermato nella sentenza che la preapertura non poteva essere autorizzata per l’inadeguatezza dei piani faunistici ormai scaduti nel 2014, e quindi illegittimamente autorizzata. Il Wwf chiederà alla Corte dei conti di quantificare il danno erariale patito dalla collettività, in ordine agli abbattimenti delle specie elencate, che ora si sa, non potevano essere abbattute ed il sequestro dei tesserini venatori e le schede aggiuntive, per la puntuale quantificazione del danno, relativamente alle singole specie abbattute ed annotate nelle schede stesse».

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