Disabili, ‘Start Up’ vince bando regionale

Terni, al progetto presentato dalla cooperativa sociale Mosaic il primo posto per la concessione di contributi del Fondo Sociale Regionale

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A ripondere al bando regionale erano stati quasi in 200, ma è stato il progetto ‘Start Up: Agenzia per la Vita Indipendente’, presentato dalla cooperativa sociale Mosaic ad aggiudicarsi il primo posto per la concessione di contributi del Fondo Sociale Regionale.

Il progetto ‘Start Up: Agenzia per la Vita Indipendente’, spiega il Centro per l’autonomia umbro, «oltre a promuovere il diritto alla vita indipendente, ha l’obiettivo specifico di rafforzare le reti dei servizi territoriali, supportandole nell’avvio di una rete regionale di Agenzie per la vita indipendente. Le Agenzie potranno operare all’interno di strutture o servizi già esistenti, ad esempio del Comune o delle Associazioni, ma dovranno comunque essere ‘attrezzate’ per essere in grado di offrire a ciascuna persona con disabilità gli ‘strumenti’ (a partire da quelli immateriali come la conoscenza dei diritti fondamentali e l’informazione sui servizi offerti dal territorio) e le motivazioni indispensabili al perseguimento di un personale progetto di vita indipendente. Il progetto intende quindi costituire una ‘prima’ rete interattiva di istituzioni, enti ed associazioni e persone interessate ed operativamente intenzionate a praticare l’innovazione sociale in tema di vita indipendente, nel rispetto di nuovi e ancor più rigorosi criteri di appropriatezza e sostenibilità dei servizi e degli interventi».

La sperimentazione Per raggiungere questi obiettivi «il Centro per l’autonomia umbro, dopo aver avviato a Terni la sperimentazione di una piattaforma operativa messa a punto con il contributo ottenuto grazie al primo bando ministeriale ‘Vita Indipendente ed Inclusione nella società delle persone disabilità’, metterà a disposizione della rete di partners le esperienze e gli strumenti necessari ad avviare le Agenzie per la vita indipendente nei diversi territori».

I partner Il progetto, spiega il Centro per l’autonomia umbro, «vede il coinvolgimento di una nutrita compagine di partners e sostenitori: i Comuni di Terni, Perugia, Narni, Todi, Orvieto e Marsciano, le due Aziende Usl dell’Umbria, Felcos, entrambi i Cesvol della regione, Fish Umbria, Fand Umbria, l’Unità spinale di Perugia e l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità».

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