Dissesto Terni, l’Osl ‘stringe’: quattro esclusioni, no anche all’istanza Coni

Niente ammissione alla massa passiva per quattro soggetti. Curiosa motivazione: non fornite le attestazioni. Si spinge per il rendiconto

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di S.F.

C’è voglia di chiudere con una certa fretta. O almeno l’impressione – d’altronde il piano di estinzione è stato approvato in estate – è quella, soprattutto a giudicare da uno degli ultimi atti approvati dall’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni sul dissesto finanziario: c’è un poker di esclusioni con particolare motivazione rispetto alla richiesta di inserimento nella massa passiva di presunti creditori.

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L’organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

Le quattro richieste, c’è il Coni

L’Osl ha ricevuto quattro istanze per l’ammissione alla massa passiva del dissesto da parte dell’associazione culturale di Pordenone Cinemazero (11 giugno 2023, 8.400 euro per il noleggio della mostra fotografica ‘Tina Modotti’), di un professionista (25 marzo 2021 per 4.115 euro legati all’attività di direttore dei lavori per la riqualificazione del complesso San Lucio), del Coni Umbria (28 gennaio 2021, 5 mila euro per il progetto ‘Inclusione attraverso lo sport’) e della Stacom srl (25 gennaio 2023 per 44 euro come corrispettivo per la fornitura di catene da neve). In tutto poco meno di 20 mila euro.

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Quattro no

Niente da fare. La ragione è curiosa e pressoché inedita: «In merito alle predette istanze, nonostante le ripetute richieste da parte di questo Osl, i competenti uffici dell’ente hanno omesso di fornire la prescritta attestazione, per cui si rende necessario procedere alla esclusione delle medesime». Come a dire: abbiamo atteso, ora basta. C’è da muoversi sul rendiconto. C’è l’esclusione dalla massa passiva.

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