‘Dissuasori’ a scuola: genitori protestano

Perugia, a Porta Pesa famiglie sul piede di guerra: impossibile parcheggiare e accompagnare i bambini a scuola

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di L.P.

Auto parcheggiate, suv in doppia fila o con le quattro frecce. E a Porta Pesa, nelle ore di punta, scoppia il caos. Clacson che suonano, bambini che corrono, auto incolonnate per ore. Una situazione insostenibile e che crea disagi a residenti e automobilisti costretti a passare di lì oltre che ai pedoni che si trovano a dover fare lo slalom tra le auto in sosta o a camminare in mezzo alla strada.

Dissuasori E’ un tranquillo martedì di inizio settembre quando, improvvisamente, i genitori degli alunni che frequentano le scuole della zona scoprono che proprio nel giorno in cui riaprono le materne – dalla prossima settimana, invece, inizieranno tutti gli altri – il comune ha sistemato i temutissimi ‘dissuasori’. Paletti che, in poche parole, delimitano l’area del marciapiede ed impediscono, di fatto, di parcheggiare l’auto dove non consentito.

Le scuole Da corso Cavour a Ponte San Giovanni, i dissuasori negli ultimi tempi sono spuntanti un po’ ovunque. Servono a proteggere i pedoni ma in realtà hanno una doppia funzione, impedire la sosta selvaggia mordi e fuggi un po’ in voga ovunque. Il problema è che a porta Pesa ci sono alcune scuole, la Montessori in primis e la materna Santa Croce. Bambini che vanno all’asilo dunque, e che per forza di cose hanno bisogno di un genitore che li accompagni sia all’ingresso che all’uscita. Leggermente diverso è il caso delle scuole elementari, dove il piccolo alunno può entrare liberamente al mattino ma deve essere riconsegnato a un genitore o a un parente all’uscita.

L’ira dei genitori Di certo le famiglie non l’hanno presa bene. «Capisco ci sia chi ha approfittato del fatto che, fino a ieri, qui si parcheggiava liberamente – racconta una mamma – senza incappare in contravvenzioni o in multe. Ma i nostri figli sono piccoli e questa era l’unica area dove potevamo sostare il tempo necessario per far entrare i bambini a scuola. Ora come faremo?». Per qualcuno, infatti, il rischio è che ora le macchine si fermino direttamente in strada, magari solo con le quattro frecce, creando ingorghi ancora più insormontabili durante le ore di punta.

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