Energia in Umbria: accordo per lo sviluppo

È stato firmato da Regione ed Enel: riqualificare aree dismesse per creare risorse. Mirino su Bastardo e Pietrafitta

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Un accordo quadro per il futuro energetico dell’Umbria tra Regione ed Enel, per sostenere la progettualità necessaria – mirino sulle centrali termoelettriche nella zona di Bastardo, Gualdo Cattaneo e Pietrafitta, nel comune di Piegaro – a promuovere lo sviluppo e la riqualificazione delle aree interessate. È stato firmato giovedì mattina dalla presidente Catiuscia Marini e dal responsabile affari istituzionali Enel Italia, Massimo Bruno, alla presenza del vice presidente della giunta regionale Fabio Paparelli e dei sindaci dei comuni coinvolti.

L’accordo nasce da un percorso avviato oltre un anno fa da Regione ed Enel – coinvolte anche le organizzazioni sindacali -. con l’obiettivo di lavorare sul il futuro dei siti industriali di Bastardo e di Pietrafitta (sezioni turbogas 3 e 4 e non l’impianto a ciclo combinato ancora in funzione) nel contesto del progetto Futur-E, il progetto di Enel su 23 impianti termoelettrici in Italia fuori produzione la cui destinazione futura sarà decisa in collaborazione con i territori nel segno dell’innovazione e della sostenibilità ambientale. L’accordo firmato rientra in questo scenario: c’è la volontà di aprirsi alle energie presenti sui territori, con la massima disponibilità a valutare ogni ipotesi che abbia una sostenibilità economica e ambientale, ovviamente anche fuori dal perimetro aziendale.

regione-enelBastardo e Pietrafitta In riferimento alla centrale di Bastardo, l’Enel si è impegnata a promuovere un concorso di progetti – la presentazione è prevista per fine novembre – utile per l’acquisizione di progetti di reindustrializzazione e riqualificazione. Per Pietrafitta invece Enel ha confermato la continuità produttiva all’impianto a ciclo combinato: per le sezioni turbogas pf3 e pf4 l’azienda ricercherà ogni forma di collaborazione e confronto con le istituzioni e la popolazione locale, al fine di individuare una vita futura del sito che costituisca un valore aggiunto per l’intero territorio.

I comuni di Gualdo Cattaneo e di Piegaro, così come quelli rispettivamente confinanti di Giano dell’Umbria e Panicale e le Parti sociali, avranno un ruolo importante nella definizione del percorso. A questo proposito Regione ed Enel hanno istituto un comitato tecnico composto da un rappresentante della Regione Umbria, un rappresentante di Enel, un rappresentante del Comune di Gualdo Cattaneo ed un rappresentante del Comune di Piegaro, con il compito di predisporre e coordinare le attività successive e conseguenti alla stipula dell’accordo, che costituisce la cornice di un successivo accordo di Programma in cui saranno definiti i progetti, i tempi, le risorse e le modalità attuative del Piano di riconversione e rilancio delle aree interessate dal progetto Futur-E. L’accordo di programma verrà stipulato entro il 30 giugno 2017 e avrà validità di 3 anni.

Catiuscia Marini

Catiuscia Marini

Reindustrializzazione La Marini nel suo intervento ha voluto in primis ringraziare Enel «per la preziosa collaborazione data dal personale e dalle maestranze in occasione del sisma; l’impegno e l’efficienza di Enel sono state importantissime nella gestione dell’emergenza, perché il terremoto aveva compromesso in più punti del territorio il sistema energetico e delle comunicazioni. Quindi il tempestivo contributo di Enel ci ha consentito di ripristinare in poche ore condizione di normalità e di agibilità e di rendere pienamente operativa la macchina dei soccorsi». In quanto all’accordo la presidente della Regione ha sottolineato come «Enel abbia voluto gestire la reindustrializzazione di questi siti in piena collaborazione con la Regione Umbria, governando così insieme i processi di cambiamento industriale delle aree coinvolte. Un lavoro comune che, tenendo conto delle aspettative delle comunità locali, ha la finalità di trasformare aree dismesse in nuove risorse, diverse dagli impianti per la produzione di energia, ma non di minore valore. L’affiancamento di Enel in questo processo per le competenze messe a disposizione, anche nella ricerca e attrazione di investitori nazionali ed internazionali, vanno incontro alle migliori aspettative dei territori interessati, su cui appoggiare anche strumenti della programmazione regionale. Questo quadro complessivo – ha concluso – verrà ora declinato in tappe operative che vedranno il coinvolgimento dei soggetti territoriali».

Puntare sull’Umbria Bruno ha voluto puntualizzare invece che «con questo accordo Enel conferma la propria disponibilità e soprattutto la convinzione di puntare sull’Umbria, terra di innovazione e sostenibilità, con progetti che diano una prospettiva e aprano scenari di sviluppo importanti; da una parte, il Gruppo Enel opera sul territorio con progetti all’insegna dell’innovazione tecnologica, dalla posa della fibra ottica che è cominciata prima in Italia a Perugia alla mobilità elettrica fino all’efficienza energetica, e dall’altra intende procedere, in una costruttiva e preziosa collaborazione con la Regione e con i Comuni, nel percorso di Futur-E per elaborare soluzioni non di ripiego ma innovative e moderne per Bastardo e Pietrafitta. Enel non intende abbandonare il territorio, ma anzi rafforzerà il proprio impegno e metterà a disposizione tutte le competenze in questa sfida perché occorrono le migliori energie per individuare idee all’altezza della situazione e dell’Umbria».

Prospettiva Paparelli ha aggiunto che «l’accordo costituisce un traguardo importante e rappresenta la prima intesa di questo generare fatta con una Regione Italiana. Si apre così una prospettiva nuova per aree che hanno segnato la presenza storica di Enel nella nostra regione, promuovendo nel caso di Bastardo un percorso utile alla acquisizione di progetti di reindustrializzazione e riqualificazione la cui valutazione sarà effettuata in collaborazione con le rappresentanze istituzionali relativamente alla sostenibilità economica, ambientale e sociale. Alla fine di questo mese, a Bastardo, è previsto un incontro pubblico – ha terminato – in cui verrà lanciato il concorso di progetti e verranno illustrate le modalità di partecipazione attraverso la piattaforma on line di Future E». Per i sindaci dei comuni coinvolti si tratta di «un processo di trasformazione dei siti che deve essere dinamico ed appetibile e che deve scongiurare la costruzione di cattedrali nel deserto; da qui l’importanza dell’impegno e del fattivo supporto di Enel ai fini della valorizzazione dei siti».

 

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