L’ultimo caso è stato il guasto di un bus sostitutivo, che ha fatto saltare ad un gruppo di pendolari la relativa coincidenza. Ma le condizioni in cui si viaggia lungo il tragitto una volta servito dai treni Fcu gridano vendetta. Intanto si attende ancora il passaggio a Rfi.
Il comitato
Percorsi lenti, condizioni di viaggio e di attesa dei mezzi sempre più disagevoli, coincidenze spesso saltate e la sensazione che questo calvario duri a tempo indeterminato, in attesa del completamento dei lavori e della riattivazione del servizio su ferro lungo tutta la tratta. I pendolari di Umbertide, San Giustino e Città di Castello sono sul piede di guerra perché si sentono cittadini di serie B. E si mobilitano, costituendo un comitato di pendolari.
La mancata coincidenza
L’ultimo caso è stato raccontato dalle colonne del Messaggero: il bus sostitutivo che collega la stazione di Sant’Anna con Ponte San Giovanni ha un guasto, il treno in partenza verso nord non aspetta e parte senza i passeggeri che arrivavano dal ‘fu’ capolinea. Così, una quindicina di pendolari arriverà a casa con oltre due ore di ritardo, rispetto al già lunghissimo viaggio che prospettava di fare. Un calvario.
Le richieste dei pendolari
Già nelle scorse settimane c’erano stati incontri istituzionali per sottoporre alle istituzioni alcune richieste: almeno un’altra corsa veloce su treno che faccia riferimento a Ponte San Giovanni e Perugia Sant’Anna; sconti non solo sui biglietti singoli ma anche su abbonamenti mensili o annuali a chi ha invalidità riconosciute per gravi handicap; creare un organismo composto anche da rappresentanti delle associazioni dei fruitori del servizio, che in fase dell’elaborazione dell’orario possa dare delle indicazioni utili all’estensore dello stesso; l’orario elaborato dovrà assolutamente avere rispondenza con gli orari di altri vettori.
