Un vino ‘Made in Umbria’ da 33 milioni di esportazioni, con aumento dell’11.1% rispetto al 2015. Questi i dati – dell’Istat – positivi riferiti da Coldiretti Umbria – in occasione del ‘Vinitaly’, in programma dal 9 al 12 aprile a Verona: nel 2016 raggiunta la cifra di 33 milioni e 268 mila euro, contro i 29 milioni e 952 mila dell’anno precedente.
Valorizzazione Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria, spiega che «il settore vitivinicolo umbro rappresenta al meglio la qualità delle produzioni agricole della nostra regione che debbono essere sempre più valorizzate sia nei mercati nazionali che internazionali, dove la concorrenza è in continua crescita. Gli ultimi dati sulle esportazioni di vino sono in aumento, ma vanno potenziati gli sforzi di tutti gli addetti al settore, per conquistare al meglio i mercati esteri. Occorre quindi incoraggiare tutte quelle misure volte all’internazionalizzazione delle nostre imprese vitivinicole e agroalimentari in genere; uno stretto connubio tra imprese e territorio in quest’ambito – conclude Agabiti – non può che accrescere il brand Umbria, sia in Italia che all’estero».
‘Wisheli’ Martedì intanto, al ‘Vinitaly’, si svolgerà la presentazione del gruppo operativo che vede coinvolto anche Coldiretti Umbria, impegnato nel progetto ‘Wisheli’ nell’ambito della misura 16 – sottomisura 16.1 del programma di sviluppo rurale dell’Umbria 2014-2020. Obiettivo è quello di sviluppare nuove tecniche di produzione per il miglioramento della ‘shelf-life’ dei vini umbri.