Fanno morire 39enne nel finto incidente per incassare le polizze: indagata una famiglia

Spoleto – La truffa è stata scoperta dalla Stradale di Perugia. La madre del ‘deceduto’ aveva ricevuto 90 mila euro

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di F.T.

Ha ideato e documentato minuziosamente la sua morte in un incidente stradale mai accaduto per incassare la polizza assicurativa. In pratica, utilizzando la documentazione di un incidente avvenuto qualche tempo prima ad un familiare, ha denunciato la sua morte alla compagnia di assicurazione, falsificando tutta una serie di documenti compreso il certificato di morte. L’obiettivo era incassare la polizza contratta 10 giorni prima del finto incidente stradale.

Un piano ben elaborato

L’indagine è partita dalla denuncia della compagnia assicurativa che, dopo aver liquidato la somma di euro 90 mila alla madre del ‘finto deceduto’, si è insospettita per le ulteriori richieste della donna. La polizia Stradale di Perugia ha accertato che il documento dell’incidente realmente occorso al fratello del truffatore era stato falsificato, proprio come la cartella clinica del padre, il verbale di ricovero, la documentazione Inail di un congiunto con lo stesso cognome, fino alla scheda di morte Istat. La vicenda si è conclusa nei giorni scorsi con la richiesta di rinvio a giudizio – da parte della procura di Milano – dell’uomo, di sua madre e di altre cinque persone appartenenti allo stesso nucleo familiare per i reati di frode assicurativa e falso.

La ricostruzione

Secondo quanto appreso, la famiglia coinvolta nella messinscena è di origini calabresi ed è composta tutta da persone residenti a Spoleto, in testa il 39enne ‘finto morto’. Il raggiro si basava su un vero incidente stradale, rilevato dalla polizia Stradale di Perugia, avvenuto nel 2011. Modificando le date dei documenti, gli indagati avevano ‘inventato’ l’incidente mortale collocandolo nell’aprile del 2018 lungo la SS75 a Santa Maria degli Angeli (Assisi) e, successivamente, avevano falsamente documentato il decesso del 39enne (rimasto ferito nel finto sinistro) avvenuto cinque mesi dopo, nel settembre del 2018. Inizialmente la famiglia era riuscita ad intascare i 90 mila euro di una delle due assicurazioni attive, connessa ad un mutuo. Poi avevano tentato di fare lo stesso con l’assicurazione personale del ‘finto deceduto’ – sarebbero stati altri 50 mila euro – ma la compagnia si era insospettita, segnalando la cosa alle forze dell’ordine. La procura di Milano, competente in quanto città dove hanno sede le compagnie assicurative, ha poi delegato alla Stradale perugina gli accertamenti che hanno fatto emergere la truffa. 

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