Federalberghi Umbria, Bianconi al vertice

Cambio alla guida dell’associazione: l’imprenditore di Norcia sostituisce Giorgio Mencaroni: «Esaltare le specialità della regione»

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Via Giorgio Mencaroni, dentro Vincenzo Bianconi. Cambio al vertice di Federalberghi Umbria, l’associazione di rappresentanza del settore ricettivo regionale: l’assemblea degli albergatori delegati ha eletto a Perugia l’imprenditore di Norcia. Sarà in carica per i prossimi cinque anni. Il vice è Simone Fittuccia di Assisi che, a stretto giro, verrà affiancato nel ruolo dal neo presidente della Federalberghi della provincia di Terni.

Il nuovo consiglio A comporlo – oltre a Bianconi, Fittuccia e Claudio Mencaroni, presidente Federalberghi Giovani Umbria – saranno Elena Angeletti (Assisi), Laura Barberi (Perugia), Roberto Castrichini (Todi), Elisa Cesarini (Foligno), Carla Contenti (Spoleto), Giacomo Giorgi (Alta Valle del Tevere), Damocle Magrelli (Cascia), Ettore Mencaroni, Giorgio Mencaroni e Catia Mugnani (Perugia), Roberto Pammelati (Lago Trasimeno), Cinzia Rosati (Gubbio), Giuseppe Tiradossi (Assisi), Paola Achilli (Orvieto), Rita Giovannini (Narni), Alessandra Guagliozzi (Piediluco), Stefano Martucci (Orvieto), Elisabetta Ruozi (Terni) e Giuseppe Santi (Orvieto). Per il settore extralberghiero Monica Brunori e Carlo Filippi.

L’obiettivo «Il 2017 – spiega Bianconi – è un anno di difficile transizione per il turismo umbro e le sfide che ci attendono sono davvero molto impegnative. Il 2018, infatti, dovrà essere un anno di grande ripartenza, nel corso del quale l’Umbria, finora pesantemente frenata, si dovrà allineare al passo del resto dell’Italia, che sta andando molto bene dal punto di vista turistico.
E’ ora di pensare positivo di prendere il coraggio per estremizzare le nostre scelte, essere più selettivi, puntare su alcuni segmenti delle tante anime della nostra regione. Credo che per l’Umbria sia finito il tempo del turismo cosiddetto generalista, e che sia invece il momento di esaltare le specialità di questa regione: intese come luoghi, prodotti turistici, le stesse imprese. Questa sarà la vera sfida del mio mandato, per una scelta qualitativa, ma anche culturale, che dovremmo fare tutti insieme: gli imprenditori assieme alle istituzioni, che intendiamo contaminare anche con il nostro fare propositivo. Il turismo umbro, nei prossimi anni, sarà sotto i riflettori per la sua capacità di trainare gli altri comparti dell’economia, anche in termini di conoscenze e di apertura ai nuovi mercati internazionali».

 

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