Per il raddoppio della linea ferroviaria che collega Terni e Spoleto mancano 589 dei 600 milioni necessari. Come dire “bambole non c’è una lira”, pardon: un euro. A chiarire la situazione è stato l’assessore regionale Giuseppe Chinella, rispondendo ai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.
Niente soldi «Il raddoppio ferroviario Orte-Falconara assume un’importanza fondamentale per Umbria e Marche nel collegamento sud verso Roma e verso l’aeroporto di Fiumicino. Per il raddoppio della tratta intorno a Fabriano il progetto ha uno sviluppo complessivo di circa 4 chilometri. Il raddoppio della tratta Spoleto-Campello comporta lavori su 9,8 chilometri complessivi: dopo la risoluzione unilaterale del contratto dell’appaltatore Rfi sta provvedendo all’aggiornamento della progettazione esecutiva per indire una nuova gara, è presumibile che i lavori richiederanno, terminata la gara, circa due anni (entro il 2020) mentre l’attivazione del nuovo binario semplice avverrà intorno alla metà del 2018. Per quanto riguarda la Spoleto-Terni, lo sviluppo infrastrutturale della rete convenzionale ad alta capacità avrà un costo di circa 600 milioni di euro mentre attualmente c’è una copertura complessiva di soli 11 milioni».