‘Il mio Lorenzo salvato dagli angeli in divisa’

La mamma del 13enne caduto nel pozzo a Sant’Eraclio racconta quei momenti terribili e ringrazia i soccorritori: «Ci sentiamo miracolati»

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di P.C.

«Ero al lavoro, con mia suocera, ricevo una telefonata da un amico, che fa il vigile del fuoco, e mi dice: ‘Ti fidi di me?’». Così, Alessia ha saputo che il suo Lorenzo, 13 anni, era caduto in un pozzo profondo 10 metri. «’Ma non preoccuparti, lo abbiamo recuperato, sta bene’: così mi hanno detto, ma io mi ero già sentita male, non capivo nulla, ho dato il cellulare a mia suocera e ci ho messo un po’ a riprendermi, poi mi sono messa in macchina e sono corsa al pronto soccorso». Lo racconta all’inizio con serenità ma poi, a ripensarci, le torna l’ansia. E quasi si commuove.

La dinamica

Il punto in cui il ragazzo è saltato

Lorenzo era ospite di amici, nel quartiere di Sant’Eraclio. Giocavano su un terrazzo con una palla, che ad un certo punto cade giù. Per riprenderla, Lorenzo salta su un parapetto, che però cede e lo fa cadere giù in un buco nero profondissimo e pieno per metà di acqua gelida. Il ragazzo per fortuna non riporta gravi danni nella caduta, resta vigile e si tiene a galla aggrappandosi con le mani alle pareti. Nel frattempo gli amici chiamano aiuto e restano nei paraggi per tranquillizzarlo, gli parlano, lo rassicurano. Arrivano i vigili del fuoco. Prima calano una fune ma lui non riesce a reggersi. E allora uno di loro si cala e lo recupera abbracciandolo. Curiosità: a riprendere Lorenzo è il suo vecchio allenatore di calcio. Per chi ci crede, si può considerare un miracolo: Lorenzo non solo non si è rotto nulla e non ha battuto la testa, ma è rimasto galla ed è stato prontamente recuperato, tanto che in ospedale gli hanno riscontrato solo qualche escoriazione e una leggera ipotermia. «Quando l’ho visto e mi ha detto ‘mamma’, ho cominciato a piangere e non ho smesso più», racconta Alessia.

Il messaggio sui social

L’intervento dei vigili del fuoco

La voce si diffonde rapidamente, complici i social e all’esterno del pronto soccorso dell’ospedale di Foligno si raduna una folla di giovani, amici di Lorenzo, che chiedono informazioni sulle sue condizioni. Il passaparola fa in modo che la notizia si diffonda in tutta la città. E per questo Alessia decide di scrivere un messaggio pubblico, attraverso il gruppo ‘Segnalazioni Foligno’, un po’ per tranquillizzare chi era preoccupato ma soprattutto per ringraziare i soccorritori: «Sia io che mio figlio vorremmo ringraziare pubblicamente i vigili del fuoco di Foligno, gli operatori del 118, il medico e le infermiere del pronto soccorso che si sono presi cura di lui. Lory è stato fortunato, qualche angelo lo ha protetto da lassù ed altri angeli lo hanno aiutato da quaggiù…».

Grazie a tutti

Solo il giorno dopo Alessia ha realizzato lo scampato pericolo: «Sono tornata in quella casa, ho visto il pozzo e mi sono impressionata, mi sento miracolata». Lorenzo è uscito quasi subito dall’ospedale e la mamma ha deciso di ospitare gli amici del ragazzo per la notte, un po’ per sdrammatizzare un po’ per farlo sentire protetto. Ma ancora il giorno dopo si sente frastornata: «Mi hanno scritto in tanti, amici, conoscenti, pure il sindaco, addirittura mi ha scritto il capo dei vigili del fuoco per ringraziarmi. Gli ho detto: ‘Ma come, tu ringrazi me? Sono io che ringrazio voi’».

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