Fondazione Carit Terni: Alunni sfida Carlini

Il vice presidente di Confindustria Umbria tenta la scalata all’istituto: a primavera si vota, ma intanto gli schieramenti si formano

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di M.T.

Il confronto, non potrebbe essere che così, sarà elegante. Ma ci sarà. O, meglio, c’è già. Perché, inutile girarci intorno, quella poltrona a palazzo Montani Leoni sarà l’unica dalla quale, per i prossimi anni, si potrà decidere se, come, dove e quando indirizzare forme importanti di contributi economici. E, ovviamente in modo elegante, ma le armi si stanno affilando.

Luigi Carlini

Luigi Carlini (Foto A.Mirimao)

Carlini-Alunni A guidare la Fondazione, per i prossimi quattro anni, si candidano infatti in due: Luigi Carlini, 57 anni, medico legale dell’Ospedale di Terni e presidente dell’assemblea della Fondazione stessa; e Antonio Alunni, 44 anni, presidente e amministratore delegato delle Fucine Umbre, recentemente eletto vice presidente di Confindustria Umbria.

Le date Il 29 aprile scade il mandato dell’attuale consiglio di amministrazione – presidente è Mario Fornaci e vice presidente Francesco Quadraccia, entrambi non sono ricandidabili – di cui fanno parte Giovanni Braconi, Giulio Pallotta, Marco Sciannameo, Roberto Stopponi e Danilo Valenti. A febbraio, però, dovrebbe essere programmato un appuntamento importante, forse decisivo: l’assemblea dei soci. Composta da rappresentanti dei Comuni, della Provincia, della Camera di commercio, della Curia, della Soprintendenza, dei vari ordini professionali.

Il comitato di indirizzo All’assemblea, infatti, spetterà il compito di nominare cinque nuovi membri del comitato di indirizzo, composto in totale da 20 persone, al quale toccherà quello di eleggere il nuovo presidente e il nuovo consiglio che, poi, al suo interno sceglierà il vice presidente. Lo stesso comitato di indirizzo, proprio in questi giorni, sta registrando altre cinque integrazioni, visto che l’ordine dei medici ha appena nominato Piero Simoni e quello dei notai ha indicato Vincenzo Clericò, mentre – entro il 24 – il sindaco di Terni dovrà indicare chi affiancherà Renzo Nicolini come suo rappresentante e la Curia dovrà nominare il suo.

Schieramenti e scenari Diversi, per storia personale, esperienze e – probabilmente – progetti sul futuro della Fondazione, i due contendenti vengono comunque considerati (ai giudizi che si raccolgono va ovviamente sottratta una buona percentuale di tara, visto che chiunque accetta di parlarne con un giornalista si autocensura in automatico) degni di «ottima considerazione». Ma gira, impiccia e imbroglia, alla fine qualche differenza la si trova.

Antonio Alunni

Antonio Alunni

L’autonomia Luigi Carlini, dice uno di quelli che a primavera sarà chiamato ad esprimere un voto «appare, oltre che più esperto nella gestione interna delle dinamiche della Fondazione Carit, essendo da anni presidente dell’assemblea, di cui peraltro è espressione, più orientato verso la difesa di quella autonomia gestionale della Fondazione stessa, dal sistema politico, ma anche da possibili ipotesi di accorpamento con altre realtà analoghe presenti nella nostra regione, che invece potrebbero essere ‘nelle corde’ di Antonio Alunni, già abituato, anche per l’esperienza in Confindustria, a ragionare in maniera diversa».

Ulrico Dragoni

Ulrico Dragoni

Le vice presidenze E a conferma della voglia di autonomia arriva il parere di un altro, autorevole, esponente della Fondazione Carit: «Il consiglio che verrà eletto non potrà che tener conto, quando dovrà scegliere il vice presidente, degli schieramenti in campo. E siccome al fianco di Antonio Alunni c’è Renzo Nicolini, espressione diretta della politica, visto che è stato nominato dal sindaco, il vice presidente non potrebbe essere che lui. In caso di elezione di Luigi Carlini, invece, ad affiancarlo potrebbe essere Ulrico Dragoni, a sua volta uomo che molto ha fatto per la Fondazione (è vice presidente del comitato di indirizzo; ndr) e che garantirebbe quella indipendenza, rispettosa, ma rigorosa, dalla politica. E la difesa dell’autonomia dell’istituzione».

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