Fondazione Carit Terni, bilancio da 217 milioni

L’utile è salito a 6 milioni e 900 mila euro, mentre a beneficio del territorio ne sono stati erogati oltre 4 milioni e 600 mila

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Difficile pensare che potesse essere messo in discussione. L’assemblea dei soci – molto partecipata e particolarmente attenta – ha infatti approvato, nel pomeriggio di venerdì, il bilancio 2015 della Fondazione Carit di Terni: un bilancio fatto di grandi numeri e il cui miglioramento – l’ennesimo di un ciclo pluriennale esaltante – pone la Fondazione Carit nella ‘parte alta’ della classifica di merito delle analoghe istituzioni in campo nazionale.

I numeri Il patrimonio complessivo della Fondazione Carit nel 2015 ha superato i 217 milioni e 587 mila euro, con un incremento di oltre 3 milioni e 700 mila euro rispetto all’anno precedente e il bilancio fa registrare un utile di oltre 6 milioni e 900 mila euro. A fronte di questo sono state decisamente aumentate, rispetto al previsto, le erogazioni a favore del territorio. Dai 3 milioni e 300 mila euro indicati nel documento previsionale, si è passati ad oltre 4 milioni e 619 mila euro.

indexLe erogazioni Lo statuto della Fondazione, com’è noto, prevede che siano erogati fondi per sostenere «programmi di ricerca scientifica, iniziative culturali, con ricadute significative sullo sviluppo locale, atività sanitarie, assistenziali, edicative e di volontariato», in cinque settori ‘rilevanti’ ed in un settore ‘ammesso’. I 4 milioni e 619 mila euro (più gli spicci), sono stati così destinati ad un totale di 260 iniziative, 213 delle quali nei cinque settori ‘rilevanti’. E così 937 mila euro (il 20%) sono stati destinati a Educazione e istruzione; 921 mila (un altro 20%) a Arte, attività e beni cultutali; 887 mila (il 19%) a Volontariato, filantropia e beneficenza; 789 mila (il 17%) a Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa; 444 mila (il 10%) a Ricerca scientifica e tecnologica. Allo Sviluppo locale – il settore ‘ammesso’ . sono invece andati 640 mila euro (il 14%), per le 47 iniziative deliberate.

Il comitato di indirizzo Ora il bilancio dovrà essere valutato anche del comitato di indirizzo, che si riunirà giovedì 21 anche per esaminare la candidatura di Lorenzina Bolli, responsabile della struttura complessa di ‘Anestesia e rianimazione’ dell’ospedale Santa Maria, proposta – dopo la bocciatura di Gino Timpani, proposto dal sindaco Di Girolamo insieme a Silvia Giani, invece accettata – dal Prefetto di Terni, Angela Pagliuca. Una candidatura, come del resto il bilancio, che non dovrebbero incontrare ostacoli.

Luigi Carlini e Antonio Alunni

Luigi Carlini e Antonio Alunni

L’elezione del nuovo presidente A quel punto (se Lorenzina Bolli entrerà, il comitato di indirizzo sarà al completo) non resterà altro da fare che attendere fine mese, il mandato del presidente Mario Fornaci scade il 29 (il 2 maggio è stata programmata la sua conferenza stampa di commiato), per andare al voto ed eleggere il nuovo presidente: il comitato di indirizzo (del quale per ora fanno parte Antonio Alunni, Lorenzo Amati, Nicola Astolfi, Sandro Carletti, Mirella Cimini, Vincenzo Clericò, Ulrico Dragoni, Luigi Filippetti, Mariano Galassi Sconocchia, Stefano Gentili, Silvia Giani, Alessandro Margheriti, don Stefano Mazzoli, Renzo Nicolini, Franco Novelli, Valentina Paci, Giuliano Sciannameo, Piero Simoni e Nicola Zingarelli) dovrà scegliere tra Luigi Carlini e Antonio Alunni, i due candidati in lizza.

 

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