Fucilate in via Castello, ‘mandante’ a giudizio

Terni: il 37enne albanese Ilir Cacaj verrà giudicato con rito abbreviato per l’agguato-vendetta al connazionale Nicolaj Alban

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Ilir Cacaj, il 37enne di nazionalità albanese accusato di essere il mandante della sparatoria di via Castello, verrà giudicato il prossimo 17 novembre con rito abbreviato. Il tribunale di Terni ha accolto la richiesta formulata dai legali difensori dell’uomo, le avvocatesse Patricia Turilli e Paola Micheli.

L’agguato La notte fra il 6 e il 7 luglio del 2014, due fratelli di nazionalità albanese – Roland (27 anni) e Blertmir Ftoni (25) – fecero fuoco sul connazionale Nicolaj Alban (37). Quest’ultimo, ferito gravemente, riuscì a salvarsi per miracolo. Per quella vicenda i due fratelli, entrambi costretti ai domiciliari e accusati di tentato omicidio aggravato, sono stati condannati lo scorso marzo ad otto anni di reclusione ciascuno dal gip Simona Tordelli.

Vendetta La vittima dell’agguato, consumato a colpi di fucile, si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Daniela Paccoi, sostituita in udienza dal collega Alessio Pressi. Il fatto di via Castello, una vendetta in piena regola secondo gli inquirenti, nasce da un altro agguato: quello avvenuto il 23 ottobre del 2013 in via Proietti Divi, quando lo stesso Nicolaj Alban – la vittima di via Castello – e il connazionale Kola Alban tentarono di uccidere Iliev Cacaj a colpi di pistola, ferendolo di striscio ad una gamba.

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