Garante dei detenuti: «Nominatelo subito»

Michele Guaitini e Andrea Maori, di ‘Radicaliperugia.org’ propongono «votazioni ad oltranza, in consiglio regionale, fino all’elezione»

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Da mercoledì – bilancio permettendo – al consiglio regionale dell’Umbria sarà in discussione la nomina del Garante regionale dei detenuti. ‘Radicaliperugia.org’ propone votazioni ad oltranza contro i veti incrociati.

Il Garante La nomina è inserita «all’ordine del giorno della seduta di mercoledì 6 aprile – dicono Michele Guaitini e Andrea Maori, segretario e tesoriere di ‘Radicaliperugia.org’ – e si tratta di un buon segnale che può far uscire dalle sabbie mobili della Regione un provvedimento che ha la sua importanza per le politiche sociali umbre. Quello del Garante è un organismo che esiste in tantissimi Paesi democratici e richiesto dalle Nazioni Unite. Infatti è un organo indipendente di controllo e di ispezione sui luoghi di detenzione così come previsto da protocolli attuativi del 2002 della Convenzione Onu contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti sottoscritto ma non ratificato dall’Italia».

I ritardi La discussione di mercoledì, però, «se verrà confermata dati i precari equilibri nell’Assemblea – spiegano Guaitini e Maori – arriva dopo ben sette mesi di scadenza del lavoro del precedente Garante, il professor Carlo Fiorio. Ulteriori ritardi rischiano di vanificare il suo lavoro fatto di una rete di supporto, di dialogo e informazione sulla realtà carceraria in Umbria avviando una positiva esperienza di rafforzamento delle garanzie».

I rischi L’elezione è però a rischio per un altro motivo: «La legge – dicono i due rappresentanti di ‘Radicaliperugia.org’ – prevede per le prime tre votazioni la maggioranza qualificata, dalla quarta votazione la maggioranza assoluta dei consiglieri regionali. Il rischio quindi è che i tempi si possono allungare ulteriormente. Per questo proponiamo votazioni ad oltranza fino al raggiungimento dell’elezione. Sarebbe un buon segnale di interesse dell’assemblea verso la realtà regionale dell’Umbria».

 

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