GemellArte 2023: svelato il murale di Dano Masala

Su il sipario per l’opera realizzata a Terni dall’artista francese nell’ambito della residenza artistica; a Saint’Ouen grande successo per l’italiano Desiderio

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È tempo di inaugurazioni per i murales realizzati dagli artisti Dano Masala e Desiderio a Terni e a Saint’Ouen nell’ambito di GemellArte, festival indipendente di arte contemporanea promosso da Gn Media per rivitalizzare i gemellaggi esistenti fra le città di diversi Paesi, sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut Français Italia, e con la direzione artistica di Chiara Ronchini. Un’edizione, quella del 2023, nel segno della ‘Joie’, che, sempre nel solco del legame tra Italia e Francia e di quello fra Terni e Saint’Ouen, città gemellate tra loro da più di 60 anni, ha portato il francese Masala a creare un’opera pensata appositamente per l’ex casa del custode, appena ristrutturata, dell’ex Opificio Siri, attuale sede del Museo Caos, partner del festival GemellArte.

L’inaugurazione

A raccontarne il senso è lo stesso Dano Masala: «Dalla preistoria ad oggi, l’arte è un fattore importante nello sviluppo dell’essere umano. È stato uno strumento importante nell’evoluzione del pensiero a livello spirituale, psicologico e psichico. Attraverso questo lavoro vorrei riunire questi due aspetti per rendere omaggio all’arte nella sua forma globale e universale. Vorrei quindi illustrare la dualità che tutti sperimentiamo quando si tratta di uscire dalla nostra zona di comfort. A volte la nostra situazione è stabile e ci dà sicurezza. Ma siamo felici così? A volte uscire dalla propria zona di comfort e confrontarsi con cose nuove può portarci tanta ricchezza. Questo potrebbe essere un incontro con la paura o il dolore. Ma una volta che tutte queste emozioni sono state attraversate e trascese, sono le molteplici ricchezze dell’amore e della gioia ad aprirsi davanti a noi». Il murale, impreziosito dall’illuminazione ad hoc realizzata da Asm Terni, partner tecnico del festival, è stato inaugurato sabato 21 ottobre, alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Terni Michela Bordoni, dell’assessore alle infrastrutture, trasporti, opere pubbliche e politiche della casa della Regione Umbria Enrico Melasecche, dal presidente e dall’amministratore delegato di Asm Terni Mirko Menecali e Tiziana Buonfiglio, dal direttore artistico del festival GemellArte Chiara Ronchini, dal presidente di Gn Media e promotore del festival Alessio Crisantemi, dall’artista vincitore della residenza a Terni e Dano Masala e dal Console onorario di Francia in Umbria Gabriele Galatioto.

VIDEO
L’intervista a Chiara Ronchini

 

«Un festival in grado di unire»

«Oggi celebriamo la quinta edizione di GemellArte e una nuova opera donata alla città, e per la quinta volta vediamo un sogno realizzarsi», ha spiegato Alessio Crisantemi. «Ed è un sogno bellissimo perché è anche condiviso, partecipato, rappresentando il frutto di un grande lavoro che coinvolge tante persone e vari soggetti, su due città, ai quali va rivolto un grandissimo ringraziamento. GemellArte è dunque un festival in grado di unire: non solo le due città tra loro, che in questo modo rilanciano la loro fratellanza all’insegna dell’arte e della cultura, ma anche le stesse città con i loro cittadini. Perché le opere che vengono realizzate creano valore nelle città che le ospitano, diventando patrimonio collettivo. E non guardiamo qui al valore economico quanto a quello sociale, culturale, emotivo. Tutti i cittadini, percorrendo le varie strade arricchite da queste straordinarie opere, vengono permeati dalla bellezza e dalla positività di trali capolavori. Che vanno a sommarsi nel tempo con quelli precedenti realizzati nelle precedenti edizioni di Gemellarte. Creando così un percorso all’insegna della bellezza. Portando gioia nelle strade: com’era dichiaratamente nelle nostre intenzioni, quest’anno più che mai». Pochi giorni fa, infatti, nella città di Saint’Ouen si è tenuto il vernissage del murale realizzato dall’artista italiano Desiderio, sotto la guida di Tiziana Zumbo, storico dell’arte e curatrice di GemellArte in Francia, che ha riscosso notevole successo. Intitolato ‘Gaudium’, si basa su una rivisitazione de ‘La danza’ dipinta da Henri Matisse nel 1910, in cui cinque figure si intrecciano con un girotondo di bambini di oggi, dando vita ad un murale in cui l’arte moderna si fonde con il linguaggio contemporaneo.

GemellArte Off

Ma l’edizione 2023 di GemellArte non finisce qui. Per giovedì 26 ottobre, è infatti in calendario l’ultimo appuntamento con GemellArte Off, rassegna gratuita di film francesi, proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, organizzata in collaborazione con l’Institut Français Italia e sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia, curata dagli esperti Fabrizio Borelli e Sara Michelucci. Sullo schermo, alle ore 18 alla sala dell’Orologio del Caos, ci sarà ‘Cléo de 5 à 7’ (1962), con la regia di Agnes Varda: un monumento della Nouvelle vague che racconta un breve segmento della vita di Cléo, giovane cantante, che attende i risultati di un esame medico importante e riempie il proprio tempo vuoto (dalle cinque alle sette di un pomeriggio qualsiasi), con pensieri, riflessioni, incontri, in definitiva con la propria solitudine, scossa da un incontro inatteso e da una gioia inaspettatamente conquistata.


LE FOTO A TERNI E A SAINT’OUEN


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