Gesenu, Cgil: «Comune divide i lavoratori»

Perugia, Cajarelli (Cgil) e Fratini (Fp): «Grave la convocazione separata di Cisl e Uil. Stupisce il fatto che le due sigle abbiano accettato»

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di Vasco Cajarelli (Cgil) e Fabrizio Fratini (Fp)

Di fronte alla gravità della situazione Gesenu, con la totale incertezza sui destini dell’azienda, anche viste le annunciate dimissioni dei vertici societari, la convocazione di un incontro separato da parte dell’amministrazione comunale di Perugia con Cisl e Uil, ma senza Cgil, è un fatto grave che non può passare sotto silenzio.

A rendere ancora più grave il comportamento dell’amministrazione comunale c’è il fatto che la Fp Cgil aveva chiesto in data 6 giugno 2017 (reiterando la richiesta il 26 giugno) un incontro alla proprietà di Gesenu (Comune di Perugia al 45% e Socesfin Srl al 55%), richiesta caduta però nel vuoto.

Al contempo stupisce la scelta divisiva di Cisl e Uil in una fase così delicata della vertenza che interessa non solo Gesenu Spa, ma l’intero sistema dei rifiuti dell’Umbria.

Anche per questo la Cgil ha chiesto un incontro urgente alla giunta regionale, per affrontare le numerose criticità esistenti alle quali l’attuale piano rifiuti non offre risposte adeguate. In mancanza di riscontri la Cgil metterà in campo le azioni di proposta e mobilitazione che si renderanno necessarie.

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