‘Gratta e vinci’ falso: assolto in appello

Terni: per vincere 500 mila euro gli mancava solo un numero ma non si era perso d’animo. Lo aveva trovato su un altro biglietto, ritagliandolo e incollandolo sul suo

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Era stato accusato – con tanto di condanna in primo grado a sette mesi di reclusione – di aver tentato di truffare lo Stato, cercando di incassare in banca un biglietto della lotteria ‘Miliardario’ falsificato ad arte. L’uomo, 77enne ternano, martedì è stato assolto con formula piena dalla corte d’appello di Perugia che ha contestualmente revocato le provvisionali fissate dal tribunale di Terni.

Il fatto Era il 2007 e l’uomo, dopo aver ‘grattato’ il biglietto, si era accorto di aver mancato il premio da 500 mila euro solo per un numero (il 27 al posto del 28 che gli avrebbe garantito la maxi vincita). Senza perdersi d’animo, aveva acquistato altri biglietti a caccia del ’28’ che, una volta trovato, era stato (sic) ritagliato e appiccicato sopra il biglietto perdente, trasformato così – con forbici e un po’ di colla – in vincente. Poi era andato in banca per tentare di incassare il premio ma lì gli addetti si erano accorti di tutto, segnalando la cosa alle forze dell’ordine.

Assolto Così la vicenda era finita in tribunale e, dopo la condanna in primo grado datata 2013, l’anziano – pur a fronte dell’avvenuta prescrizione del reato – è stato assolto in appello ‘perché il fatto non sussiste’. Soddisfatto il suo legale difensore, l’avvocato David Rossi del foro di Terni.

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