Ferentillo, impianto arrampicata: stop alla demolizione

Era uno dei passaggi previsti per il restyling generale dell’area con un progetto da oltre 400 mila euro: la giunta vuole mantenerlo

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L’area circostante

Impianto per l’arrampicata sportiva a Ferentillo, marcia indietro. O meglio, si aggiusta il tiro. Sì, perché lo scorso anno era scattato l’iter per la ristrutturazione edilizia – procedura a cura della Provincia di Terni – da oltre 400 mila euro e di manifestazioni d’interesse ne erano arrivate parecchie: tra i tanti passaggi previsti nel progetto c’era la rimozione dell’attuale struttura di Precetto. Ora invece c’è una novità: la giunta vuole mantenerla e nella scorsa settimana ha deliberato in tal senso. Con tanto di polemiche.

MAGGIO 2020, PARTE L’ITER PER LA TRASFORMAZIONE: I DETTAGLI

L’esterno (foto Studio Lombardini)

L’input originario e il ‘no’ della giunta

La progettazione è stata curata dallo studio di ingegneria Lombardini di Todi e prevedeva la rivitalizzazione con un’architettura meno impattante dal punto di vista visivo con contestuale rimozione dell’impianto esistente. Inoltre la struttura era stata definita «deteriorata, non utilizzabile e fuori norma». E invece no, si deve mantenere. Diversi i punti tirati in ballo dalla giunta a guida Elisabetta Cascelli per stoppare la ‘vecchia’ idea: «Eliminare un’opera pubblica destinata alla pratica sportiva di particolare attrazione per i giovani, la cui realizzazione ha richiesto un notevole investimento e privare così la collettività di un servizio, è inopportuno». Non solo: «Farlo nel momento in cui l’arrampicata sportiva è in crescita ed è inserita tra le discipline olimpiche, è oltremodo inopportuno». In più l’eliminazione «pregiudica pure le potenzialità turistiche e di sviluppo economico». Tutto ciò per dire che questo atto è «contrario alle finalità ed all’interesse pubblico che si intendono perseguire».

L’INTERESSE PER IL PROGETTO DI RESTYLING

L’impatto attuale e quello dell’idea progettuale

Niente eliminazione

Quella palestra per l’arrampicata non si deve toccare insomma: «La realizazione del progetto è compatibile con il suo mantenimento, potendosi realizzare e collocare la nuova opera con le funzioni e finalità previste, in modo tale da non dover eliminare l’altra». C’è dunque l’atto di indirizzo nei confronti del dirigente dell’ufficio tecnico del Comune per l’elaborazione della variante, con parere di regolarità tecnica a firma – è la responsabile del servizio – Patrizia Braghiroli.

IMPIANTO ARRAMPICATA E DUBBI

L’interno (foto Studio Lombardini)

«Uno scempio che da 30 anni deturpa la nostra valle»

Un passaggio in giunta che non è sfuggito al gruppo consiliare ‘Armonia, solidarietà e sicurezza per Ferentillo’: «Il sindaco Cascelli – l’attacco – stravolge il progetto già approvato e finanziato dalla Regione Umbria che prevedeva la demolizione dello scempio che da 30 anni deturpa la nostra bellissima valle. C’erano voluti anni di lavoro per portare a casa il risultato che tutti volevano, demolire l’ecomostro arancione, ma per la Cascelli la palestra è bellissima e dovrà rimanere per sempre a Ferentillo. Come sempre ci batteremo per impedire che questa giunta continui ad arrecare danni irreversibili alla nostra comunità». Questione anche politica.

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