Inceneritore a Terni: «No ai camini accesi»

Giovedì pomeriggio a Perugia manifestazione congiunta Lega-M5S per dare visibilità alla protesta dei consiglieri, al secondo giorno di occupazione dell’assemblea

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Dopo due giorni di occupazione, i consiglieri regionali di Movimento Cinque Stelle e Lega Nord che si sono fatti chiudere dentro la sede del consiglio regionale  a Perugia, daranno vita ad un sit-in congiunto all’ingresso della Regione Umbria per informare i cittadini sulla protesta che stanno portando avanti: l’appuntamento è previsto per le 17 di giovedì.

Torta mimosa In aula hanno dormito Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari del Movimento Cinque Stelle, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini della Lega Nord. Con loro, abbiamo trovato un gruppo di militanti dei due partiti che chiacchieravano e si scambiavano opinioni. C’erano bottigliette d’acqua, zaini, qualche mimosa e anche una fetta di torta mangiucchiata, che qualcuno avrà portato in aula per la festa della donna. Battute sulle esigenze fisiologiche e sulle (s)comodità dell’aula. Il clima è disteso, ma si fa subito serio quando si parla del problema.

LE PAROLE DI LIBERATI E FIORINI (VIDEO)

Disponibili a continuare «Sono 24 ore ma possono essere anche 2400, possiamo continuare a oltranza – minaccia Liberati – qui c’è un’emergenza. C’è gente che sta male. Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano il collegamento causale fra alcune emissioni ammorbanti (anche) dell’inceneritore e le malattie. È venuto il momento di dire basta, di superare definitivamente la politica dell’incenerimento, passare ad una gestione virtuosa, con la tariffa puntuale e con il superamento degli interramenti a go go».

Vogliamo risposte «C’è un disastro ambientale in corso che va affrontato, seppur tardivamente. Abbiamo chiesto alla Giunta di prendere posizione in modo chiaro e netto – continua Liberati – non vogliamo autorizzazioni che provocherebbero la continuazione della politica degli inceneritori per i prossimi 30 anni. Noi rappresentiamo i cittadini e non le multinazionali che vengono a depredare i nostri beni comuni. La risposta non c’è stata e per questo abbiamo scelto una presa di posizione così eclatante»

Terni peggio di Taranto «Vogliamo interpretare la voce dei cittadini dell’area ternana che non possono occupare il Consiglio – aggiunge Fiorini (Lega Nord) – lo facciamo noi per loro. L’area ternana ha già dato tantissimo, è devastata. Ganapini ci disse che ‘Terni è peggio di Taranto’. Vogliamo capire come stanno le cose, con studi seri, ma intanto vogliamo che la Regione blocchi gli inceneritori».

Fernanda Cecchini

Cecchini Intanto, l’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini, apre ad un dibattito con focus – in particolar modo – sugli inceneritori a Terni dopo la protesta andata in atto martedì in consiglio regionale, con la mozione M5S a tenere banco: «Piena disponibilità ad affrontare i temi legati alla qualità dell’aria nel territorio di Terni e dell’intera Regione sia per quanto riguarda eventuali confronti in commissione che in assemblea regionale».

INCENERITORE A TERNI: «PRONTI A DECIDERE»

L’apertura è stata confermata dalla Cecchini a Donatella Porzi, presidente dell’assemblea legislativa, nel corso di un incontro che si è svolto nella tarda mattina di mercoledì: «Il tema della qualità dell’aria – ha specificato l’assessore – e quindi della salute dei ternani e degli umbri sta da sempre in cima alle priorità della giunta regionale e per questo motivo siamo al lavoro per avviare quelle buone pratiche che incentivino l’economia circolare e non la politica dei camini accesi. Siamo la prima giunta regionale che, con fatica, in collaborazione con comuni, ha portato la raccolta differenziata a superare il 60%; abbiamo finanziato i centri di riuso e siamo al lavoro quotidianamente per affermare queste politiche, anche attraverso gli opportuni miglioramenti impiantistici che ci consentono di gestire tutta la materia dei rifiuti all’insegna del recupero, e riuso dei materiali raccolti».

L’inceneritore Aria-Acea

Bruciare in Umbria La Cecchini sottolinea come «da tempo la giunta regionale non ritenga opportuno bruciare rifiuti in Umbra e questo convincimento l’abbiamo ribadito con forza sia a livello regionale che nella stessa conferenza Stato – Regioni. È sui temi di prospettiva che vogliamo confrontarci, non tanto su aspetti contingenti e di gestione: la giunta, che è un organo politico, infatti ha il pieno rispetto formale e sostanziale del lavoro istruttorio degli uffici preposti. Qualsiasi ingerenza su istruttorie in corso si configurerebbe come abuso, dal momento che il legislatore, sia attraverso la legge 241 sia attraverso il decreto legislativo 152, in virtù del principio di separazione tra politica ed amministrazione, ha previsto appunto che l’istruttoria sia di competenza tecnica». Infine Cecchini ribadisce che «non c’è nessuna ingerenza politica, ma piena disponibilità a confrontarsi su queste materie con l’auspicio di avere al più presto anche quegli studi approfonditi che l’Asl si è impegnata a produrre, insieme al lavoro di Arpa Umbria, per avere a disposizione tutti gli elementi utili e corretti nell’interesse della comunità ternana ed umbra».

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