Infortuni e punizioni: al Grifo serve una mezza rivoluzione

Lungo stop per Minesso e Murano. Attacco spuntato per quasi un mese. Ma intanto si punta sul centrocampo. Rosi pronto a chiedere scusa

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Dopo Vano arriva Di Noia. Il Perugia lo ha ufficializzato nel tardo pomeriggio. Ma gli ultimi eventi – dalla punizione di Rosi ai ben tre infortuni di Fano – fanno capire che il mercato del Grifo non si ferma qui.

I referti medici

Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione distrattiva muscolare del bicipite femorale destro per Mattia Minesso e del bicipite femorale sinistro per Jacopo Murano. La società non ha comunicato il grado della lesione, fondamentale per risalire ai tempi di recupero. Ma in questi casi il minimo sindacale sono due settimane. Nei casi peggiori fino a un mese.

Un mese con attacco spuntato

Il che, considerando che nel mese di febbraio sono previsti due turni infrasettimanali e che Melchiorri non tornerà (e come tornerà?) prima di 15-20 giorni, significa dalle 4 alle 8 partite con un attacco pesantemente azzoppato, rinunciando a quello che nell’ultimo periodo è stato di fatto il bomber del Grifo. Si va verso un centravanti unico (Vano o Bianchimano) con un paio di fantasisti o mezze ali adattate.

Elongazione per Crialese

Preoccupazioni anche sulla sinistra, dove Crialese aveva destato ottime impressioni. Infortunio anche per lui: trauma elongativo del bicipite femorale sinistro. Sia Crialese sia Minesso e Murano hanno iniziato le cure specifiche.

Dito puntato sui campi fangosi

Sia Caserta, nel postpartita, sia Giannitti, nell’intervista a Tef Channel, hanno puntato il dito sui campi pesanti di Macerata e Fano, dove il Grifo ha giocato nelle ultime due trasferte. Va anche considerato, però, che pure i campi di allenamento del Perugia non sono un granché da questo punto di vista, tanto da indurre lo staff tecnico a chiedere la trasferta ad Ellera in diverse sedute nelle ultime settimane.

Il mercato

Occhio al mercato, dunque, anche per l’attacco. Ma per ora il duo Comotto-Giannitti si è concentrato sul centrocampo, unanimamente considerato il reparto migliore – sulla carta – del Perugia, ma già più volte stravolto da diversi cambi tattici. Ceduto Dragomir (era in scadenza di contratto: si è accasato all’Entella, lasciando Perugia con sei mesi di anticipo), ci sono Falzerano e Moscati in lista di sbarco. A confermare tali indicazioni anche l’acquisto di Di Noia, centrocampista eclettico di zona sinistra che di certo non viene a fare la riserva.

La formula ‘Di Noia’

Il centrocampista – recita il comunicato stampa del Perugia – arriva a titolo temporaneo fino al 30/6/2021 «con diritto e obbligo di riscatto». Significa che il Perugia ha comunque il diritto di riscatto, che però diverrebbe obbligo nel caso i cui si verificassero certe condizioni, che non sono state rese note al momento.

Attacco? Fiducia in Vano e Bianchimano

Sempre a Tef Channel, Giannitti ha sottolineato come la società abbia ‘massima fiducia’ in Vano e Bianchimano. Vero però che lo ha detto prima dei referti di Minesso e Murano. «Se dovessimo prendere troppi giocatori – ha dichiarato – si rischierebbe di fare confusione. Fare numero non serve, poi c’è la lista ufficiale. Siamo attenti a tutto, per ogni uscita dobbiamo fare un’entrata, ma il presidente è disposto a rinforzare ancora di più la rosa».

Rosi, punizione per il padel

Flavio Coladarci, agente di Rosi, dice pubblicamente quanto tutti sapevano ma nessuno scriveva (se n’è parlato in realtà solo in tv in alcune trasmissioni di approfondimento): «L’esclusione arriva nel momento in cui Aleandro è stato messo sul mercato, spero per scelta tecnica, ma non capisco perché addurre motivazioni disciplinari. È stato escluso perché avrebbe giocato a paddle? Concordo che non si debbano fare altri sport, ma mi pare esagerato visto che ha solo fatto due scambi con sua moglie», ha detto al Messaggero.

«Detto questo, se quella del Perugia è un scelta tecnica non la condivido pur rispettandola e non vorrei lasciare il giocatore lì se la società non è contenta. Ma Aleandro vuole molto bene al presidente e alla squadra ed è pronto a valutare qualsiasi tipo di richiesta per il bene di tutti, è pronto a chiedere scusa Quando si è abbracciato col presidente al momento del rinnovo, guardandolo negli occhi gli disse che avrebbe voluto portare il Perugia non in B, ma in A. E ancora oggi sogna di poterlo fare».

Anche da questa situazione dipende molto del mercato del Perugia. Ad esempio fin dalla prossima partita, considerando che Elia è in predicato di tornare in attacco e serve quindi un terzino sinistro. O si rispolvera Rosi o Cancellotti.

Domenica lunch match con l’Arezzo: c’è Stellone

Domenica alle 12.30 c’è l’Arezzo, dove non si vive una situazione semplice. Il direttore generale Guglielmo Manzo annuncia un dossier mentre Stellone, più volte in passato vicino al Grifo, dovrà fare a meno di Cherubin, Sbraga e Arini. La gara, molto sentita, sarà trasmessa anche in diretta su Teletruria.

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