«Liste d’attesa appaltate ai privati. È il fallimento della sanità pubblica in Umbria»

La Cgil insorge contro la delibera della Regione Umbria: «Si tolgono risorse alle assunzioni per darle a chi fa profitti»

Condividi questo articolo su

di Maria Rita Paggio e Desiree Marchetti
Segretaria generale Cgil Umbria – Segretaria generale Fp Cgil Umbria

La delibera sulle liste d’attesa appaltate al privato certifica il fallimento di questa Regione in materia di sanità e diritto alla salute di cittadine e cittadini. La giunta regionale con questo atto, non solo fa un grande regalo alla sanità privata, aprendo praterie per chi vuol fare profitto sulla salute delle persone, ma sposta verso il privato risorse che dovrebbero invece servire a rafforzare strutturalmente il sistema sanitario regionale pubblico, in primo luogo attraverso quelle assunzioni di personale promesse da anni e mai effettuate.

D’altronde la strisciante privatizzazione della sanità in Umbria è stata sin dal principio un obiettivo di questa giunta, messo anche nero su bianco nel programma elettorale della presidente Tesei, salvo poi negarlo a più riprese, riaffermando, ma solo a parole, la volontà di difendere la sanità pubblica. Oggi i nodi vengono al pettine ed è solo fumo negli occhi parlare di un allargamento degli orari delle prestazioni nel sistema pubblico, visto che il personale è già in grave difficoltà a coprire gli attuali standard di servizio. Quello che serve veramente è un piano straordinario di assunzioni, è togliere il numero chiuso alle facoltà di medicina, è offrire davvero ai giovani e alle giovani della nostra regione la possibilità di lavorare dignitosamente in sanità, investendo nel futuro del nostro sistema pubblico e non abdicando al proprio ruolo in favore della logica del profitto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli