Magione, il teatro coinvolge il pubblico

La particolarità di uno spazio teatrale, «in cui attori e spettatori sono quasi una continuità fisica e crea un legame tra chi guarda e chi porta in scena i personaggi»

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«Un piccolo teatro, una ‘mezza stagione’». Così la Compagnia teatrale magionese punta a ricreare il contatto diretto tra spettatore e attore proponendo cinque spettacoli nel particolare spazio dell’Officina teatrale la Piazzetta a Magione, con la direzione artistica di Enrico De Meo.

IL ‘CARTELLONE’

la mezza stagione 2016 locandina-1Gli spettacoli Stefano Panzeri con ‘Questa è la bella vita che ho fatto’, tratto dall’autobiografia di un bracciante siciliano di inizio secolo, sarà in scena il 19 marzo. Seguirà, il 9 aprile, ‘Invisibile’ di e con Michele Fiocchi liberamente ispirato al libro di Francesco D’Adamo ‘Storia di Iqbal – Storia vera di Iqbal Masih’. ‘Ricordi con guerra’ riporta in scena, il 29 aprile, un personaggio che visse per due estati, quelle del 1989 e 1990, in due spettacoli con la regia di Marco Baliani Corvi di luna e D’Acqua la luna. Sarà Stefano Cipiciani, Fontemaggiore, a raccontare in perugino, la storia di un fascista di campagna ‘un fascio piccolo piccolo’. L’epica sportiva del calcio sarà protagonista nello spettacolo ‘Figurini: storie di uomini da incorniciare’, di e con Davide Marrachelli e Marco Continanza il 30 aprile. Chiude ‘La mezza stagione’ la performance di Daniela Marcozzi ‘Right on!’.

Il teatro La particolarità dello spazio teatrale, «in cui attori e spettatori sono quasi una continuità fisica, crea un legame maggiore tra chi guarda e chi porta in scena questi personaggi simbolo dell’umanità tutta: il bracciante siciliano, il piccolo fascista, il riscatto del bambino pachistano, le vittime della giustizia, i calciatori che non hanno avuto gloria. Ritrovare nella minimale distanza esistente tra pubblico e palcoscenico una ragione in più per amare il teatro: quella dell’Officina La Piazzetta – spiega il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini – è davvero una stagione su misura, nata per pochi spettatori e anche per questo molto amata da chi almeno una volta vi ha preso parte. Il motore di tutto è la Compagnia teatrale magionese, dinamica realtà del territorio, che ha scommesso nella trasformazione di un vecchio locale dell’amministrazione comunale in un moderno, anche se di ridotte dimensioni, luogo da dedicare all’arte della recitazione. Qualità ed originalità, assieme all’intimità e all’esclusività del tutto – conclude il sindaco – rendono questa mezza stagione un evento da non perdere».

 

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