Magione, la Cassazione ‘approva’ il Prg

Dopo anni di battaglie legali si chiude definitivamente il contenzioso: possibili aggiustamenti vengono annunciati dalla giunta

Condividi questo articolo su

Le indagini penali ed i contenziosi amministrativi sono andati aventi per anni, ma alla fine la Corte di cassazione ha sancito la legittimità del Piano regolatore generale (Prg) del comune di Magione, anche nei lotti – oggetto di particolare attenzione da parte della magistratura – di San Feliciano e Rovarro.

Il sindaco «Una notizia – commenta l’attuale sindaco di Magione, Giacomo Chiodini – che ci rallegra per il pieno e definitivo proscioglimento di oltre una decina di amministratori comunali del passato, a partire dall’ex primo cittadino Massimo Alunni Proietti. Una sentenza non più appellabile che rappresenta il punto definitivo anche sulla assoluta correttezza delle procedure che hanno portato all’approvazione della variante al piano, così come dimostrano i proscioglimenti anche dei dipendenti comunali e dei tecnici inizialmente coinvolti».

Nessuna variante Per Chiodini «la sentenza permette ora di operare con più serenità sugli strumenti regolatori del territorio. Proprio per questo – aggiunge – è intenzione dell’amministrazione dare seguito a quanto previsto nel programma di mandato della giunta, rinunciando per ora ad una variante generale del Prg e procedendo invece a correzioni di volta in volta necessarie soprattutto per le attività economiche e produttive. Inoltre, per le aree residenziali che ricadono sulle zone più sensibili paesaggisticamente, la giunta – conclude il sindaco Chiodini – valuterà la possibilità di riduzioni volontarie della cubatura su richiesta dei privati».

Possibili spostamenti A seguire questo progetto di riduzione volontaria sarà l’assessore all’urbanistica, Sauro Montanelli: «L’obiettivo è quello di favorire, con principi perequativi e compensativi, il riuso dell’edificato. Sarà comunque possibile – spiega Montanelli – trasferire l’edificabilità presente nelle zone più sensibili paesaggisticamente in altre aree del territorio, al fine di rafforzare ulteriormente la qualità ambientale sulle colline del Trasimeno e nelle frazioni più interne. Vale la pena ricordare – conclude l’assessore all’urbanistica – che il piano vigente aveva già ridotto le potenzialità edificatorie».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli