Mascherine, movida, assembramenti: «Ora si fa sul serio»

Terni – La questura comunica i servizi straordinari che partiranno venerdì sera. Decisi dal COSP e dal prefetto, con ordinanza del questore

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Scatta venerdì sera il piano di controllo straordinario deciso in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Terni Emilio Dario Sensi e adottato con ordinanza del questore Roberto Massucci. A riferirlo è la questura di Terni: «Raddoppiate le risorse in campo di polizia, carabinieri, Guardia di finanza e polizia Locale. Nel mirino: uso della mascherina, ormai obbligatoria all’esterno, ed assembramenti in luoghi pubblici».

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«Esigenza non più derogabile»

«I rigorosi controlli – prosegue la nota – sono dettati dall’esigenza non più derogabile di sostenere le strutture sanitarie che si trovano a fronteggiare una situazione emergenziale. Intanto tornano le prime multe adottate dalla polizia di Stato per il mancato uso della mascherina. Lunedì un primo incontro, convocato dal prefetto per una verifica della situazione generale».

L’appello di Latini

«Le conseguenze della pandemia – il messaggio del sindaco in vista del weekend – sono tornate a farsi sentire in maniera forte in questi giorni anche nel nostro territorio comunale. Insieme alle autorità sanitarie, alla prefettura, alla questura e a tutte le forze dell’ordine stiamo monitorando ora dopo ora la situazione attraverso contatti costanti e nei tavoli istituzionali già attivati. Sono stati intensificati i controlli, ci sarà una maggiore sorveglianza e non saranno tollerati comportamenti che mettano a repentaglio la salute delle persone. A stretto giro faremo il punto della situazione, nell’auspicio che prevalgano maturità e senso di responsabilità. Chiedo a tutti di avere fiducia nell’operato delle istituzioni che si stanno impegnando in questa fase delicata, affiancate dalla rete delle associazioni del volontariato. Rivolgo un ulteriore – conclude – appello affinché tutti usino le mascherine e i dispositivi di protezione individuale, cercando di evitare gli assembramenti, specie in luoghi chiusi. Un appello particolare in questo senso lo rivolgo a giovani e giovanissimi, a tutela della loro salute e di quella dei loro familiari».

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