Migranti in fuga fermati a Terni: la ricostruzione

All’alba di martedì sono scesi dal pullman che li stava portando in Umbria. In ventuno, sono stati fermati fra Gabelletta e la stazione

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Ventuno migranti di origini curde, afghane e iraniane, ‘fuggiti’ nella prima mattinata di martedì dal pullman che li avrebbe dovuti condurre in Umbria, fra Montecastrilli e Perugia, ai centri dove erano stati assegnati dopo lo sbarco in Italia.

Gabelletta

Tredici di loro sono stati rintracciati e fermati da polizia e carabinieri a Gabelletta, nello spazio pubblico nei pressi di via Orione. Già sottoposti a tampone Covid prima dei trasferimenti, dopo l’alt delle forze dell’ordine sono stati condotti in questura, identificati e poi trasferiti nelle strutture a cui sono stati assegnati. Numerose le pattuglie giunte martedì mattina a Gabelletta, fra la sorpresa – e la preoccupazione – di residenti, negozianti e passanti. I migranti sarebbero scesi dopo aver fatto fermare il pullman – da accertare con quali modalità – lungo la E45, nei pressi dello svincolo di San Gemini.

Anche alla stazione

Sempre martedì mattina altri otto migranti scesi dal bus in questione, sono stati intercettati dalla polizia Ferroviaria alla stazione di Terni dove erano giunti per salire a bordo del primo treno utile per allontanarsi.

La ricostruzione

All’alba di martedì, il pullman partito il giorno prima da Siracusa con a bordo i ventuno migranti iracheni, curdi e afghani – precedentemente sbarcati in Sicilia -, stava transitando lungo la E45 fra San Gemini e Montecastrilli. Il conducente si sarebbe fermato a lato della carreggiata, convinto da una banale scusa dei passeggeri – probabilmente quella di dover espletare bisogni fisiologici – e i ventuno sono fuggiti a piedi, in direzione Terni. Secondo quanto dichiarato alle forze di polizia che li hanno rintracciati, la loro intenzione era quella di raggiungere la stazione ferroviaria e prendere il primo treno utile per il nord Italia e quindi il nord Europa, probabilmente per ricongiungersi con alcuni connazionali. Tredici di loro sono stati intercettati a Gabelletta, gli altri otto alla stazione: in campo carabinieri e polizia di Stato. Una volta condotti in questura, sono stati identificati e – in accordo con la prefettura di Terni – collocati presso due struttrure del territorio provinciale di Terni, fra cui (dovrebbe accoglierne oltre dieci) una di Nera Montoro (Narni). All’atto dello sbarco, avrebbero tutti manifestato la volontà di chiedere la protezione internazionale. Passaggio che, nel caso, dovrà essere formalizzato nei prossimi giorni in questura, avviando l’iter per il riconoscimento – o meno – dello status di rifugiati. Nessun provvedimento, in ogni caso, è stato assunto, non configurandosi alcun reato per quanto compiuto dai ventuno martedì mattina.


L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE – VIDEO

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