Monti Sibillini, muore la lupa ‘Magica’

Umbria, è stata investita a Visso: era stata catturata il 13 dicembre nell’ambito del progetto ‘Wolfnet 2.0’. «Una grave perdita»

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«Una grave perdita perché con la morte viene così in parte vanificato l’impegno profuso nelle complesse e delicate operazioni di cattura e applicazione del collare Gps ad un esemplare di una specie di altissimo valore simbolico ed ecologico e specie di interesse comunitario». Il parco nazionale dei Monti Sibillini piange la scomparsa di ‘Magica’, la lupa investita da un’auto – è accaduto a Visso – nella giornata di domenica. Grande dispiacere per il direttore Carlo Bifulco.

La storia

La lupa era stata catturata il 13 dicembre nell’ambito del progetto ‘Wolfnet 2.0’ finanziato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Lo stesso giorno era stato catturato il lupo ‘Lui’, un individuo maschio sul quale proseguono regolarmente le attività di monitoraggio: «I dati ottenuti – spiega l’ente – da queste attività rivestono grande importanza per la conoscenza e la conservazione del grande carnivoro, circondato ancora da pregiudizi e false credenze. La conoscenza approfondita della biologia e del comportamento del lupo risulta di grande importanza anche per migliorare le azioni di prevenzione e mitigazione dei conflitti con le attività zootecniche, sebbene le sue prede principali siano rappresentate in gran parte da animali selvatici, quali cinghiali, caprioli e cervi». Attualmente nel parco e nelle aree limitrofe, su un territorio di circa 1200 chilometri quadrati, vivono circa 70 lupi distribuiti in 16 gruppi familiari.

Gli incidenti

Bifulco sottolinea che «non sono gli animali che attraversano le strade ma noi che attraversiamo ed interrompiamo i loro territori creando con velocità troppo elevate occasioni di incidenti pericolosi anche per gli automobilisti. Per assicurare la sicurezza di chi viaggia lungo le strade del parco e il rispetto dei limiti di velocità gli ordinari cartelli stradali non sono sufficienti: nei prossimi giorni richiameremo l’attenzione dei gestori delle strade, soprattutto Province e Anas, affinché pongano in essere tutte quelle misure, indicate anche nel Life Strada, necessarie a garantire una effettiva sicurezza lungo le strade che attraversano territori naturali ed i cui è noto il frequente attraversamento da parte di animali selvatici». Il corpo dell’animale è stato inviato dai carabinieri forestali del parco alla sede di Tolentino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche, che ha provveduto ad effettuare le indagini necroscopiche. 

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