MotoGp, gioia Petrucci: una favolosa ‘top ten’

A Valencia il ternano ottiene il prestigioso piazzamento finale, obiettivo di inizio anno. Lorenzo nuovo campione del mondo

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di S.F.

Cinquantotto anni fa, 1957. Libero Liberati conquistava il titolo mondiale nella classe regina – 500 – del motomondiale e ora, oltre cinque decenni dopo, un nuovo ternano è riuscito ad entrare nella ‘top ten’ del massimo livello motociclistico: Danilo Petrucci, sul circuito di Valencia, raggiunge il sogno di inizio stagione e al debutto sulla Ducati del team Octo Pramac Racing ottiene il risultato tanto sperato. A laurearsi campione è invece Jorge Lorenzo, vincitore sul circuito ‘Ricardo Tormo’: nulla da fare per Valentino Rossi, comunque in grado di recuperare dal fondo fino al quarto posto.

Danilo Petrucci (foto Octo Pramac Racing)

Danilo Petrucci (foto Octo Pramac Racing)

Il trio Dopo aver guadagnato due posizioni nel primo giro, Petrucci è coinvolto nella bagarre per il 7° posto alle spalle dei fratelli Espargaró: Bradley Smith e Valentino Rossi, in grande rimonta, battagliano con il ternano per tre giri, poi ‘Il Dottore’ mette la freccia – il ‘ducatista’ largo nella circostanza, ne approfitta il pilota di Oxford – e passa entrambi. Poi gara in controllo sulla scia – nel finale subisce solo il sorpasso di Crutchlow – di Aleix Espargaró e 10° posizione al traguardo.

Un feeling costante In sella alla Desmosedici Petrucci – da ‘secondo’ pilota oltretutto, dietro a Yonny Hernández – ha trovato quella continuità che gli era mancata negli anni precedenti. A partire dal 12° posto in Qatar ottenuto all’esordio, il ternano ha messo in fila 13 gare consecutive a punti, 9 delle quali concluse nelle prime dieci posizioni: nel triennio che ha preceduto il suo passaggio al ‘supported team’ della casa di Borgo Panicale, era riuscito al massimo a collezionare quattro risultati a punti in sequenza. Partenza che ha fatto ben sperare subito per il futuro: «Ora è bello», aveva dichiarato ad umbriaOn a metà aprile. Gli exploit tuttavia sono arrivati nella seconda parte di stagione.

Petrucci sul podio a Silverstone applaudito da Rossi (foto Pramac Racing)

Petrucci sul podio a Silverstone applaudito da Rossi (foto Pramac Racing)

La Gara Gran Bretagna, Silverstone, pioggia e un 18° posto in qualifica. Ed una rimonta – Valentino Rossi l’unico a resistere – che ha sfiorato la perfezione: il 30 agosto Petrucci ha corso la miglior gara della carriera: sorpassi  – in sequenza, avversari ‘sverniciati’ e  2° piazza definitiva, che ha permesso alla Pramac di salire nuovamente sul podio – il primo della carriera in MotoGp per il centauro rossoverde – dopo sette anni. Una prova di forza e di testa che ha stupito tutto il circus mondiale.

Le conferme Uno specialista delle rimonte. Il mondiale 2015 questo ha detto di Petrucci che, dopo Silverstone, partendo dalle retrovie, ha conquistato altri due piazzamenti rilevanti: due 6° posti, uno a San Marino e l’altro in Malesia, iniziando le gare rispettivamente dalla 9° e 13° piazza.

Le uniche macchie di un’annata esaltante sono relative ai ritiri nei Gp d’Aragona e in Giappone, per il resto il ternano non è mai sceso sotto il 12° posto. Ma che non gli hanno impedito di concludere l’anno rompendo il muro dei 100 punti: sono 113 quelli collezionati, che valgono la 10° piazza finale alle spalle di Pol Espargaró (114). L’ultimo ternano a conquistare la ‘top ten’ – seppur nella classe 125 – era stato Mirko Giansanti nel 2004.

Ragazzi straordinari «Sono partito bene, poi ho cominciato – il commento di Petrucci al portale ufficiale Pramac Racing – a combattere con Smith e Pol Espargaró e ho iniziato a faticare anche perché la gomma si stava consumando molto. Ho provato a gestire continuando a spingere visto che l’obiettivo era quello di chiudere al nono posto ma sono comunque contento di questa top 10. Abbiamo lavorato molto per questo risultato e voglio ringraziare chi mi ha aiutato: dico grazie alla famiglia Campinoti che mi ha dato questa opportunità, a Francesco Guidotti che per primo ha creduto in me, a Daniele Romagnoli e a tutti i ragazzi della squadra che sono stati straordinari. Non vedo – chiude il ternano – l’ora di ricominciare a lavorare per la prossima stagione».

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