Nera Montoro, Nar.Ti. sbarca online con il progetto End of waste

L’azienda, che recupera biossido di titanio da rifiuti industriali, si presenta e aggiorna i cittadini sulle attività dello stabilimento

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Nata nel 2021, attiva nell’economia circolare, l’azienda Nar.Ti. Srl di Nera Montoro, che recupera biossido di titanio da materiale di scarto industriale, oggi è online con un sito web di presentazione. Elaborato dallo studio grafico Pollini di San Gemini, il sito internet permette alla società di farsi conoscere, ma soprattutto offre ai cittadini più vicini agli impianti di produzione, la possibilità di essere aggiornati sulle attività dello stabilimento. Il logo, rielaborato dallo stesso studio grafico Pollini, non è altro che la stilizzazione dello storico capannone del polo industriale di Nera Montoro che ospita gli impianti.

Nar.Ti.

La sigla Nar.Ti. sta per Narni titanio: il nome infatti rimanda in parte al territorio comunale sul quale opera l’azienda, in parte al composto chimico che la fabbrica recupera da materiale di scarto. La caratteristica di Nar.Ti. sta nel fatto che processa fanghi, provenienti da un’altra azienda che produce polipropilene, i quali sarebbero semplicemente rifiuti da smaltire. Da quei fanghi, Nar.Ti recupera biossido di titanio, prezioso sbiancante utilizzato nel settore delle vernici, del vetro, della ceramica, ma anche per lo sviluppo di materiali dotati di proprietà autopulenti e disinquinanti. Nar.Ti. è l’unico sito in Italia a recuperare il biossido di titanio da rifiuti industriali, con indiscutibili vantaggi in termini di costi per i propri clienti finali, ma anche dal punto di vista ambientale: in alternativa all’attività estrattiva da minerale, ottiene infatti lo stesso risultato restituendo valore e garantendo una seconda vita a uno scarto industriale. Affacciata alla possibilità di attivare sinergie con aziende del territorio, l’azienda Nar.Ti. è in stretto contatto con l’Università degli studi di Trento e di Perugia (Polo scientifico e didattico di Terni) per lavorare in partnership a progetti di ricerca. Lo scorso novembre a Ecomondo, a Nar.Ti. è stato riservato un focus da parte della Regione Umbria: questo progetto industriale è stato infatti tra i primi sottoposti a serrato percorso istruttorio, sotto il controllo Ispra-Arpa e lo stesso ente di palazzo Donini, per ottenere la certificazione End of waste per il prodotto in uscita che, come suggerisce l’espressione normativa, perde la qualifica di rifiuto ed è classificata come nuova materia prima. 

Il lavoro

L’azienda ha garantito sul territorio umbro una decina di assunzioni e vanta un team di esperti ingegneri e tecnici che seguono con cura ogni aspetto dello stabilimento, dall’impiantistica alle materie ambientali. A capo dell’azienda c’è il giovane manager Tiziano Paterno Purin, originario del Trentino Alto-Adige, forte di aver recentemente ottimizzato le lavorazioni di Nera Montoro, passate sotto la lente di Arpa Umbria e apprezzate dalle istituzioni locali. Una serie di modifiche produttive e contestuali campionamenti delle emissioni e del prodotto finale, hanno infatti garantito la messa a punto di un sistema ancora più performante dal punto di vista ambientale. Per l’impegno nell’economia circolare e l’attenzione all’ambiente, ma anche al tessuto sociale del territorio nel quale si è insediata, ma soprattutto per la capacità di ottenere in tempi brevissimi la certificazione End of waste, Nar.Ti. è stata portata dalla Regione Umbria come esempio di buone pratiche alla 25esima edizione di Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green and circular economy. Un ottimo biglietto da visita per un’azienda giovane che intende aprirsi sempre di più al territorio con soluzioni vantaggiose per la collettività e progetti di innovazione e ricerca.

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