Monologo Santopadre: «Compattiamoci»

Il presidente del Perugia parla in sala stampa ma non ammette domande: «Capisco l’amarezza di chi ci segue, ma io sono qui e ci metto la faccia; sono con l’allenatore e con la squadra, i tifosi ci stiano vicini»

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«Ci metto la faccia». Lo ripete più volte, Massimiliano Santopadre, nel corso della conferenza stampa convocata d’urgenza dopo lo striscione apparso fuori lo stadio e dopo qualche commento – letto su giornali e social – in cui si reclamava una sua presa di posizione. L’uomo è sensibile al richiamo della piazza e ci tiene ad essere amato. Quindi, eccolo qua. Parla, ma non accetta domande e va via subito dopo il monologo. Sarebbe bastato quindi anche un video su Instagram… come qualche suo collega.

Conferenza Santopadre (video)

Le parole del presidente Santopadre in conferenza stampa

«Io credo che un presidente è giusto che prenda gli applausi, nei momenti meno felici è giusto che prenda i fischi. La conferenza è stata decisa dal sottoscritto perché ritenevo che era giusto metterci la faccia in un momento di difficoltà. Secondo me la programmazione che ho messo in atto negli ultimi dieci anni secondo me sta dando i suoi frutti, ma non mi sta riuscendo purtroppo di fare quell’ulteriore gradino per raggiungere quella categoria dove tutti noi auspichiamo possa arrivare il Perugia Calcio».

«Mi sto sforzando di capire dove stiamo mancando. Una cosa è certa: qui non ci sono fazioni (squadra, presidente, Cosmi), qui siamo tutti uniti… quando si è in difficoltà solo unendo gli sforzi si possono raggiungere gli obiettivi. Appena quindici giorni fa pensavamo alla serie A diretta e tutti gli obiettivi sembravano raggiungibili. Capisco l’amarezza di chi ci segue, capisco l’amarezza dell’allenatore anche se magari ha usato dei toni che in quel momento erano dettati dal cuore più che dalla ragione, ma lo capisco».

«Io sono qui oggi per riconfermare che sono con l’allenatore, sono con i giocatori. Io so che lunedì la curva nord sarà piena, io sarò al mio posto, la squadra sarà in campo e l’allenatore al suo posto. Sarà una partita difficile ma dobbiamo avere la serenità di affrontarla nel migliore dei modi. Solo così possiamo rialzarci».

«Avrei tante altre cose da dire, ma vorrei farla bere. Ho fatto questa conferenza solo per far vedere la mia faccia, per chiarire che io non svicolo dalle mie responsabilità. Sono qua. Io scelgo gli uomini e loro, ciascuno per il proprio settore, fanno le loro scelte. Ma comunque io sono il primo responsabile, mi sento il primo responsabile. Voglio che la gente sappia che qui Santopadre non scappa. Anzi, ora ci metto ancora più impegno di quanto ho fatto finora».

Zero domande: confermato silenzio stampa

In chiusura di conferenza (anzi, di monologo, visto che non ci sono state domande), Santopadre ha ribadito «staremo in silenzio», confermando quindi quanto precedentemente comunicato dalla società, che ha annullato le conferenze, dando disposizioni per interviste che possono essere concesse solo previa autorizzazione della società, cosa che del resto accadeva anche prima: i tesserati del Perugia parlano solo nel postpartita; il tecnico parla solo con la tv ufficiale; altre interviste vengono sporadicamente concesse ai media nazionali e alla carta stampata in via esclusiva (i tre giornali tutti insieme e senza altri media). Un protocollo rigidissimo che coinvolge anche i social (quello di Rosi, ad esempio, è brandizzato; gli altri raramente si espongono su cose che riguardano il Perugia Calcio) e che ora, immaginiamo, diverrà ancora più stretto.

Il delirio dopo Frosinone

Sono giorni difficili in casa Perugia. Le due sconfitte consecutive, contro Spezia e Frosinone, con zero gol fatti e una sensazione di impotenza di fronte ad avversarie, sì forti, ma comunque nemmeno scalfite dagli attacchi biancorossi. Tanto che poi Serse Cosmi in conferenza stampa si è lasciato andare ad uno dei suoi proverbiali sfoghi.

Sfogo sul quale il presidente Santopadre si è espresso pubblicamente – parlando alla carta stampata – difendendo il tecnico e attaccando la squadra, ma al tempo stesso ha richiamato Cosmi alle sue responsabilità, sottolineando come sia proprio il tecnico a dover trovare una soluzione. A mente fredda è arrivata poi la decisione di annullare le conferenze stampa.

Poi, mercoledì pomeriggio, lo striscione dei tifosi che se la prendono col presidente e coi giocatori prendendo le parti del tecnico. Un ‘affronto’ che Santopadre non avrebbe potuto tenersi a lungo. E infatti, poche ore dopo, arriva la convocazione della conferenza stampa. Si attendono nuovi show…

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