Nevi (FI): «In Umbria c’è il problema Arpa»

«Accentrando sempre più poteri in mano a poche persone, sta diventando sempre meno quell’ente che collabora, indirizza e cerca di prevenire problemi ambientali»

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Raffaele Nevi

Raffaele Nevi

di Raffaele Nevi
Presidente del gruppo di Forza Italia allaRegione Umbria

Mentre in Umbria si fanno grandi proclami sulla semplificazione e sulla necessità di essere sempre più efficienti nel mettere le imprese nelle condizioni di cogliere i timidissimi segnali di ripresa che si incominciano ad intravedere c’è il problema ARPA.

Ci arrivano costantemente notizie di una agenzia che, accentrando sempre più poteri in mano a poche persone, sta diventando sempre meno quell’ente che collabora, indirizza e cerca di prevenire problemi ambientalicon un continuo e stretto dialogo con le imprese, come era fino a poco tempo fa.

La vicenda della sospensione dell’attività per le Distillerie Di Lorenzo, operata dalla Regione su indicazione dell’ARPA e cassata dal tribunale amministrativo regionale che ha anche condannato Regione e ARPA al pagamento delle spese di giudizio, è vicenda emblematica e costituisce un pericolosissimo segnale di atteggiamento vessatorio nei confronti di imprese importanti.

Non vorremmo proprio che agli enormi ostacoli che si riscontrano ogni giorno nel fare impresa in Italia e in Umbria si aggiungesse anche un atteggiamento antimprenditoriale dei vertici di ARPA Umbria. Ma i problemi non finiscono qui.

Ci risulta che avendo, la nuova direzione di ARPA, accorpato le funzioni di vigilanza con quelle istruttorie il risultato deleterio è che le istruttorie (per esempio le istruttorie AIA) invece che concludersi in 30 gg si concludono in 150 gg mettendo le imprese in serissima difficoltà e gli investimenti a forte rischio come è successo recentemente per un investimento di decine di milioni di euro da parte di una delle più importanti industrie chimiche del territorio ternano.

In sostanza il mix tra il disastro organizzativo degli uffici regionali, a seguito del trasferimento del personale delle province sul quale invitiamo la Giunta regionale ad intervenire immediatamente, e il nuovo nefasto corso di ARPA Umbria sta facendo emergere un vero e proprio intoppo in un settore fondamentale per lo sviluppo economico dell’Umbria su cui non rimarremo silenti.

Annuncio che la settimana prossima chiederò la calendarizzazione in commissione del DDL che sto presentando su ARPA per ripristinare i dipartimenti territoriali.

Nel frattempo ho già contattato l’Assessore Bartolini al telefono affinché convochi il tavolo per la semplificazione interrotto a causa del terremoto e avvii, senza ulteriori slittamenti, la riorganizzazione degli uffici affinché il personale possa svolgere al meglio il suo lavoro specie in settori chiavi come quello delle autorizzazioni AIA e AUA. Non è più ammissibile che professionisti e imprese si rimpiangano quando la competenza era in capo alle provincie.

Le riforme devono servire a migliorare e non a peggiorare il funzionamento dei servizi pubblici.

 

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