La richiesta è una sola: che anche Enzo Novelli – dopo gli ‘ok’ informali dei fratelli Torquato e Ferdinando – dia la propria disponibilità a siglare il passaggio della storica e indebitata azienda alle Fattorie Greco di Cariati ed alla Phoenix Srl di Cosenza, individuate dal Mise come i potenziali acquirenti più affidabili, anche in ragione della disponibilità ‘cash’ a ripianare il disavanzo di 120 milioni accumulato dal Gruppo negli anni.
IL ‘CASO’ NOVELLI DIVENTA NAZIONALE
Sciopero ridotto Così i lavoratori della Novelli – dopo i presidi dei giorni scorsi a Terni ed a Roma – sono tornati a far sentire la propria voce giovedì mattina a Spoleto, con un corteo a cui hanno preso parte oltre cento persone e che ha portato anche al blocco della rotatoria nei pressi dello svincolo nord della città. Lo sciopero indetto per la stessa giornata è stato confermato in parte, visto che i lavoratori – consapevoli del momento di difficoltà – torneranno in azienda per almeno due ore per ciascun turno, per dare seguito ad una commessa di particolare importanza.
NOVELLI, I LAVORATORI ‘ASSEDIANO’ LA FAMIGLIA
Casse vuote Pesante la situazione per le maestranze, stante non solo l’indebitamento ma anche l’assenza di liquidità che non dà alcuna garanzia sul fronte degli stipendi. Lunedì 5 dicembre, intanto, si tornerà al Mise per l’ennesimo tavolo: la speranza di sindacati e personale è che possa servire a compiere il passo avanti decisivo. «Dubbi sul passaggio di mano ci sono – dice un lavoratore – ma il presente non dà alcuna certezza e noi non possiamo più aspettare. La situazione è drammatica, non c’è più tempo».