«Nuovi parcheggi? Danno ai cittadini»

A Perugia, dopo la delibera su strisce blu e tariffe, i cittadini non ci stanno: «Si è scelto di consegnare a Sipa un altro pezzo di città». Assemblea pubblica il 27 aprile

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Nel mezzo della rivoluzione della mobilità del centro storico di Perugia promossa dalla giunta Romizi, in questi giorni sono le strisce blu e le tariffe dei parcheggi a tenere banco. I nuovi parcheggi a pagamento del centro storico (in tutto 170 nuovi stalli) e gli sconti concessi da Sipa saranno alcuni dei punti che verranno affrontati dall’assemblea cittadina convocata nella sala del consiglio provinciale, in piazza Italia, per giovedì 27 aprile alle ore 17. «Con Sipa – dicono i cittadini che in vista dell’incontro si sono riuniti per discutere le proposte – il Comune dovrebbe fare la voce grossa».

«Un danno ai lavoratori» È di ieri l’approvazione da parte della giunta Romizi alle modifiche al settore parcheggi. Saranno dipinte di blu, ormai ufficialmente, le strisce di via Ripa di Meana, dove ancora la sosta era libera e quelle di via Bistoni, davanti alla stazione del minimetro Cupa, dove ad oggi era consentita la sosta per 90 minuti ai non residenti. Ora, parcheggiare in una di queste due zone costerà 1,50 euro per l’intera giornata. Una scelta che anche i cittadini del centro storico, che per parcheggiare possono beneficiare del permesso, ritengono azzardata. «Un danno per tutte quelle persone che lavorano a Perugia e arrivano in auto, se non possono usufruire dei mezzi pubblici – commenta Primo Tenca, residente e commerciante che si è fatto ormai portavoce della protesta contro la rivoluzione della mobilità portata avanti dall’amministrazione comunale – In questo modo spariscono gli ultimi spazi rimasti liberi in città. E se 1,50 euro al giorno sembra poco, per chi viene a Perugia ogni giorno per lavoro diventano 40 euro in un mese». 

Stalli blu

«Sconti non sufficienti» Sotto la lente dei cittadini finiscono anche gli sconti concessi da Sipa, la società che gestisce i parcheggi a Perugia, concessi in cambio della creazione di nuovi parcheggi a pagamento. Il più rilevante riguarda i parcheggi convenzionati con i residenti che, a eccezione del Mercato Coperto, avranno uno sconto del 30% sugli abbonamenti. Per quanto riguarda invece il parcometro, la tariffa oraria di 2,70 euro scenderà a 2,20 euro, con uno sconto del 18%. «Gli sconti non sono sufficienti – continua Primo Tenca – se si pensa che la tariffa oraria di città come Arezzo e Ravenna è di 50 centesimi all’ora. Non è stata una grande concessione, i prezzi sono rimasti molto alti. La scelta di consegnare a Sipa un altro pezzo di città non ci piace». Sconti che, secondo il commerciante, non tengono conto di un dato essenziale: «La Sipa usufruisce da anni, totalmente gratis, delle scale mobili del Comune, sulle quali non paga nulla».

L’assessore Da Palazzo dei Priori, è lo stesso assessore alla Mobilità Cristiana Casaioli a spiegare motivazioni e  obiettivi della delibera sui parcheggi che ha modificato la convenzione stipulata tra Comune e Sipa nel 2007 e valida per quarant’anni. Secondo Casaioli, le decisioni della giunta risponderebbero a tre esigenze: riduzione delle tariffe, miglioramento del decoro urbano e sicurezza dei residenti. «Già da tempo abbiamo avviato un piano di riqualificazione dell’intero sistema della sosta in città – ha precisato in una nota – che tenesse conto di tre esigenze ormai evidenti: innanzitutto la necessità di ridurre le tariffe della sosta, ritenute troppo elevate; quindi, contrastare la sosta selvaggia migliorando il decoro urbano e, infine, favorire la fruibilità della città da parte dei residenti in primis, ma anche di chi in città trascorre buona parte del suo tempo per lavoro. Accanto a ciò, non dimentichiamo l’esigenza, ormai divenuta un obbligo, di rinnovare e innovare il sistema della sosta, rendendolo più moderno, dando per esempio la possibilità agli utenti di pagare tramite applicazioni mobili o di conoscere in tempo reale lo stato dei parcheggi. Siamo riusciti – ha concluso – a  ottenere il massimo, nei limiti imposti dalla convenzione con Sipa,  dando risposte concrete ai cittadini». 

Parcometro Sipa ai Tre Archi

Il pd Molto critica, invece l’opposizione, secondo cui l’aumento delle aree a pagamento andrebbe a svantaggiare perugini e lavoratori. «Non è un miracolo, come incautamente era stato definito all’inizio e mai smentito da Sindaco e  Giunta – scrivono in una nota i consiglieri del Partito democratico Tommaso Bori, Sarah Bistocchi, Alessandra Vezzosi e Diego Mencaroni – ma piuttosto uno scambio: a guadagnarci saranno il Comune e la Sipa e a pagarne il prezzo le persone che vivono, lavorano e studiano a Perugia. Più filtrano notizie e dettagli del nuovo accordo e più definire uno sconto sulla sosta, quello che è in realtà un aumento delle aree a pagamento ad esclusivo vantaggio della società di gestione, appare un’offesa all’intelligenza dei perugini. Questo proliferare di strisce blu – continuano –  non solo avvantaggia la società concessionaria per gli incassi e il Comune per la quota sulle multe, ma soprattutto rende impossibile parcheggiare liberamente a ridosso dell’acropoli, della stazione e nelle zone limitrofe: la Cupa, via del Cortone e via Ripa di Meana, oltre a piazza Italia, ‘blindate’ dalle strisce blu ridurranno ulteriormente l’attrattività di negozi, attività e servizi presenti nell’area, mettendo ancora più in sofferenza sia gli esercenti che i cittadini costringendoli a pagare».

Rischio di illegittimità Contemporaneamente al danno per i perugini, secondo i consiglieri Pd, il Comune di Perugia si esporrà al rischio di illegittimità degli atti e a ricorsi sulla questione. «Il codice della strada sul punto è molto chiaro: aree di parcheggio a pagamento, delimitate dalle ‘strisce blu’, devono essere alternate o immediatamente vicine ad altrettante adeguate aree destinate a parcheggio ‘senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta’. Come chiarito dalla circolare (prot. N° 1712 del 30.03.2012) del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti devono esserci parcheggi liberi nelle vicinanze delle strisce blu, non è possibile fare una stima globale comprendendo tutti i parcheggi presenti in città o associando le aree a pagamento a zone distanti dalle stesse. In caso di violazione di una delle due norme, sia l’ubicazione che la vicinanza dei parcheggi gratuiti, i verbali notificati sono da considerare illegittimi».

Ztl Per le modifiche sulla viabilità, invece, a partire dallo spostamento del varco della Ztl da via Masi a via Baglioni, c’è da aspettare. E intanto il gruppo di cittadini e di associazioni che il 27 aprile si riuniranno per portare avanti la loro «protesta costruttiva» contro la liberalizzazione del traffico nell’acropoli, è pronto a dare battaglia con una serie di proposte, discusse proprio ieri sera. «Vivere senza auto e passeggiare senza auto è molto più bello – ripete Primo Tenca – se vogliamo rendere viva la città, dobbiamo renderla abitabile e abitata. A Siena, ad esempio, il centro è chiuso al traffico per 24 ore ma ai residenti è garantito un posto auto per ogni nucleo familiare». 

Le proposte dei cittadini L’appuntamento con l’incontro dal titolo ‘La parola ai cittadini’ è atteso e intanto alcuni punti sono già ben definiti. «Non accettiamo, come cittadini e come residenti del centro storico – dice Tenca – il passaggio selvaggio delle auto. Le nostre richieste saranno in controtendenza rispetto al piano dell’amministrazione che va di fatto ad abolire la Ztl, riducendola a tre ore mattutine per 5 giorni a settimana». Ad esempio, secondo il comitato di cittadini, si potrebbe allungare il periodo di sosta in cui i parcheggi della città costano solo 2,50 euro, non più dalle 20 alle 2, ma dalle 18 alle 2: «Questo consentirebbe di semplificare l’accesso al centro storico senza però aprirlo al traffico e annullerebbe anche l’esigenza di tenere aperto il mimi metro di notte». Ma la ‘battaglia’ dei residenti riguarda soprattutto Piazza Italia: «Non possiamo permettere che la nostra unica piazza ottocentesca diventi una rotonda circondata di auto, per questo proporremo che le scale mobili della Rocca Paolina vengano valorizzate come accesso alla città, con eventi e iniziative per giovani e non soltanto negozi».

Piazza Italia Secondo l’assessore Casaioli, invece, l’area di piazza Italia verrà valorizzata «massimizzando la rotazione dei veicoli che vi possono parcheggiare e garantendo un facile e veloce accesso all’Acropoli, ad esempio, per l’accompagnamento di persone con capacità motorie limitate o per coloro che devono riaccompagnare a casa un residente del centro. Ai residenti che parcheggiano solitamente in Piazza Italia viene comunque garantita la possibilità di parcheggiare in Via Marzia, proteggendo gli accessi a tale via ai soli autorizzati, mediante l’apposizione di due pilomat, uno all’ingresso e l’altro all’uscita della stessa via su viale Indipendenza». Per l’opposizione, invece «si rasenta il ridicolo: da una parte Piazza Italia si trasforma in una maxi rotatoria ingolfandone l’accesso e ostacolando il passaggio dei mezzi pubblici, dall’altra la si rende preda delle strisce blu che comporteranno l’allontanamento dei residenti considerati, forse, degli scocciatori antieconomici».

 

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