Omicidio Polizzi: condannati i Menenti

Ergastolo per Riccardo Menenti, 27 anni al figlio Valerio. Questa la sentenza della corte d’assise di Perugia

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Ergastolo per Riccardo Menenti (56 anni) e 27 anni di reclusione per il figlio Valerio (28). Questa la sentenza emessa lunedì pomeriggio dai giudici della corte di assise di Perugia al termine di una lunga camera di consiglio.

Le richieste Durante le ultime repliche in aula, lunedì mattina, i pm Antonella Duchini e Gemma Miliani hanno ribadito le richieste: ergastolo e isolamento diurno di 18 mesi per entrambi. Di contro le difese di Riccardo e Valerio Menenti, rappresentati dagli avvocati Manuela Lupo, Giuseppe Tiraboschi e Francesco Mattiangeli, hanno chiesto per il primo la derubricazione da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale («Alessandro ucciso da colpo a bruciapelo durante la colluttazione»), mentre per il figlio Valerio è stata chiesta l’assoluzione da tutti i capi di imputazione.

La vicenda Sono le tre di notte del 26 marzo 2013 quando Riccardo Menenti, a volto coperto e con le mani protette da guanti, entra nell’appartamento al terzo piano di via Ettore Ricci 14. Alessandro Polizzi e la compagna Julia Tosti stanno dormendo sul letto. L’aggressione scatta nel buio: il colpo mortale sparato al giovane – lo stesso che ferisce Julia al braccio – la pistola che si inceppa. Riccardo Menenti non demorde, prova a fare fuoco di nuovo contro la ragazza e poi inizia a colpirla ripetutamente. A metterlo in fuga sono le luci accese dai vicini. Dietro di sé lascia tracce indelebili. Le stesse che, seguite dagli agenti della squadra Mobile coordinati dal vice questore aggiunto Marco Chiacchiera, lo inchioderanno insieme al figlio Valerio, fino all’arresto scattato sedici giorni dopo l’omicidio, l’11 aprile.

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