Ordigno Terni, ipotesi brillamento domenica

Molta cautela nelle operazioni riguardanti la bomba inesplosa da 250 chili trovata martedì pomeriggio in strada della Ferrovia: possibile allargamento del raggio d’evacuazione

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La bomba da 250 chili

Risulta innescato l’ordigno bellico, risalente al periodo della seconda guerra mondiale, da circa 250 chili di peso, scoperto martedì durante dei lavori di scavo in strada della Ferrovia a Terni. Si procede quindi con molta cautela nel decidere le operazioni da eseguire perché la bomba contiene circa 130 chili di tritolo: c’è l’ipotesi di bonifica nella giornata di domenica con – solo per quella giornata – contestuale allargamento del raggio d’evacuazione. Alle 18.17 via alla riunione – affollatissima, a tal punto da dover cambiare la consueta disposizione – pomeridiana per stabilire come procedere.

BOMBA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE SCOPERTA VICINO ALLA STAZIONE DI CESI: EVACUATI IN 400

La mappa con l’ipotesi di raggio d’evacuazione a 1,8 km (linea più esterna)

Il Coc Per coordinare tutti gli interventi in corso, nella mattinata di mercoledì è stato attivato il Centro operativo comunale con una riunione che ha visto la presenza di tutti i tecnici della Protezione civile e della sicurezza, coordinata dal sindaco di Terni Leonardo Latini. Il Coc ha fatto il punto della situazione in merito alle persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione in un raggio di 381 metri. I provvedimenti contenuti nell’ordinanza firmata martedì dal vicesindaco Andrea Giuli al momento interessano 355 persone, la quasi totalità delle quali ha trovato sistemazione propria, mentre 11 persone hanno pernottato all’interno del Palatennistavolo appositamente allestito. Gli uffici comunali della Protezione civile stanno facendo un censimento di eventuale esigenze delle persone interessate a questa prima fase dell’emergenza che durerà fino al disinnesco dell’ordigno.

L’ORDINANZA FIRMATA DAL VICE SINDACO ANDREA GIULI: IL DOCUMENTO

La riunione

Il piano sicurezza Sulle modalità, sulla tempistica e sul piano di sicurezza da mettere a punto nella giornata del disinnesco, mercoledì alle 18 si terrà una riunione in Prefettura, con la presenza degli artificieri dell’Esercito. «La situazione è sotto controllo e l’intera area – spiega il sindaco Leonardo Latini – è posta in sicurezza in quanto si è provveduto all’allontanamento dei residenti, ringrazio i cittadini per la collaborazione e la comprensione. Si tratta di una emergenza rilevante in quanto l’ordigno rinvenuto è un residuato di particolare potenza che attualmente si trova in condizioni di possibile innesco. L’emergenza è destinata a durare fino alla neutralizzazione dell’ordigno. Particolarmente importante sarà la giornata delle operazioni di disinnesco, che andrà ad interessare un numero consistente di persone, anche perché ci troviamo in un’area, quella di borgo Rivo, tra le più popolate della Regione». Tutte le decisioni, sulla individuazione della giornata delle operazioni, sull’ampiezza del raggio di sicurezza, sul numero dei cittadini interessati, verranno prese nella riunione di mercoledì pomeriggio.

Una parte della documentazione

Assistenza sanitaria Il Comune predisporrà, insieme alla Protezione civile regionale, «tutte le misure a sostegno della popolazione – aggiunge il sindaco – al fine di contenere quanto più possibile i disagi. Per quanto riguarda l’aspetto dell’assistenza sanitaria ai residenti che vivono situazioni delicate, per patologie in corso o per l’età avanzata, è al lavoro la Usl2 che interverrà con propri strumenti e strutture». Attualmente l’area di sicurezza è delimitata tramite 15 punti di controllo con l’utilizzo complessivo di 76 volontari della Protezione civile e l’impiego di sei pattuglie diurne e di 2 pattuglie notturne della polizia municipale.

Aggiornamenti in serata

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