Orrore a Spoleto: gattino vivo fra i rifiuti

C’era anche un pappagallino. Hanno provato a salvarli però non ce l’hanno fatta. Nei giorni scorsi era stato trovato anche Achille (nella foto) che invece è sopravvissuto ed ora sta bene

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Il rinvenimento è avvenuto nella tarda serata di venerdì, in via Laureti a Spoleto, nei pressi dell’Asl e di un centro sociale per anziani. Il miagolare in lontananza ha incuriosito un uomo che si è avvicinato ad una busta, che sembrava contenere immondizia, ed invece ha visto che all’interno c’era qualcosa che si muoveva. Aperta la busta, non voleva credere ai suoi occhi: all’interno un cucciolo di gatto e un pappagallino. Entrambi agonizzanti e ricoperti di formiche.

Soccorsi inutili In quel momento si è trovata a passare anche una signora, che ha preso il gattino con sè, per provare a salvarlo, Mentre il pappagallino è stato preso in custodia dall’uomo, ma purtroppo, viste le condizioni gravissime in cui versava, è morto quasi subito. Il gattino, invece, è riuscito a superare la notte. Si sperava potesse farcela, invece è morto nella mattinata di sabato.

Indagini sui social Sconforto fra le persone del luogo, in particolare, ovviamente, per le persone che si sono occupate dei due cuccioli. Immediatamente è partita la caccia alla persona che potrebbe aver compiuto un gesto così crudele. Sui social sono state condivise anche le descrizioni dei due animali: il pappagallino era di quelli piccolini, di colore giallo; il gattino era piccolino (due mesi circa), di colore rossiccio, razza europea.

Il precedente Poco tempo fa in zona era stato trovato un altro gattino, che giaceva inerme accanto alla mamma morta. Anche il cucciolo era messo male, ma per fortuna a lui è andata bene: preso in custodia da una associazione che recupera animali abbandonati, ora sta bene (come dimostra la foto che pubblichiamo) ed è in cerca di un padrone che possa adottarlo e prendersi cura di lui. È stato battezzato col nome di Achille, come l’eroe omerico, perché come un guerriero ha combattuto per la vita.

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