Ospedale di Terni, ‘Riabilitazione’ attiva

Il direttore generale, Maurizio Dal Maso, mantiene l’impegno: «Prima di ottobre», aveva detto. Giovedì entrati i primi pazienti

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di Fra.Tor.

Una vera e propria gravidanza, quella affrontata dal reparto di ‘Riabilitazione intensiva neurologica’ dell’ospedale di Terni. Una gravidanza travagliata, ricca di rinvii e polemiche. Tante le persone che l’hanno commentata, dai sindacati alla politica regionale. In mezzo a tutto questo, il nuovo direttore generale dell’azienda ospedaliera di Terni, Maurizio Dal Maso, che si è trovato in mano una patata bollente, ma che non si è mai scomposto. O quasi. Ma l’aveva detto: «Confermo la mia idea di aprire il reparto il prima possibile, di certo prima di ottobre». E così è stato.

riabilitazione-ospedale-terni-0929-wa0109Primo giorno di lavoro Da giovedì mattina, il reparto di ‘Riabilitazione’ è ufficialmente operativo. «Tre i pazienti assistiti nel corso di questa prima giornata – racconta la dottoressa Maria Assunta Massetti, responsabile del reparto – con le terapie svolte sia in mattinata che nel pomeriggio. I pazienti al momento sono estremamente soddisfatti, tanto che un signore mi ha anche detto: ‘Dottoressa, ma io non posso pagare per stare in questa struttura, è un hotel a cinque stelle’. Una soddisfazione meravigliosa».

L’INTERVISTA ALLA DOTTORESSA MARIA ASSUNTA MASSETTI – IL VIDEO

Il reparto Questo reparto rappresenta il «completamento di un percorso clinico e assistenziale di quei pazienti che hanno subito delle gravi celebrolesioni, accolti nei reparti di Rianimazione, ‘Stroke unit’ e Neurochirurgia. Per problemi di tipo vascolare sia ischemico che emorragico, hanno quindi delle menomazioni complesse, sia per quanto riguarda l’aspetto motorio che per quello cognitivo».

IL REPARTO – GUARDA LE FOTO

riabilitazione-ospedale-terni-0929-wa0105La giornata della ‘Riabilitazione’ Alla mattina è previsto un briefing tra medici, terapisti e infermieri, durante il quale vengono discussi i casi clinici che dovranno essere accolti e quei casi, invece, già ricoverati che presentano delle particolari difficoltà. In questo modo tutto il team andrà a superare le difficoltà per rendere al meglio la gestione del paziente. Successivamente si procede con la visita al paziente accolto, viene redatta una cartella digitalizzata alla quale possono accedere i medici, i fisioterapisti e gli infermieri per avere un quadro completo del percorso del paziente». Il reparto ha 10 posti di degenza e due palestre per la riabilitazione e «al momento – spiega la dottoressa – conta circa 20 unità del personale, tra terapisti, medici e Oss. A breve è previsto il reintegro di 3 terapisti che sono andati in pensione, ma già sappiamo che entro dicembre arriveranno un terapista e un logopedista».

La storia della Neuroriabilitazione Quella della ‘Riabilitazione intensiva neurologica’, è una storia lunga, che parte dal 2009. E Gianfranco Colasanti, il presidente di Unmil, ha voluto raccontarla a umbriaOn. «Era il 2009 quando, per volontà di più soggetti, era nata l’idea di smantellare il servizio di ‘Riabilitazione’ del nostro ospedale. Appena ho saputo che il progetto era quello di eliminare la piscina per la riabilitazione per costruire un asilo nido in accordo con la ThyssenKrupp, ho occupato la portineria dell’ospedale per due notti e tre giorni, manifestando contro la Regione, il Comune, i sindacati, l’azienda sanitaria e la ThyssenKrupp. Fortunatamente sono riuscito a fermarli e il progetto non è andato in porto». Nel giugno 2010 «sono riuscito a ottenere un incontro con quello che allora era l’assessore regionale alla sanità, Vincenzo Riommi. L’assessore capì al volo che mantenere la piscina e creare un reparto dedicato era una cosa saggia».

Il taglio del nastro, a dicembre 2015

Il taglio del nastro, a dicembre 2015

L’inaugurazione a dicembre 2015 E così è stato, il reparto venne creato. Quando la inaugurarono – il 18 dicembre delle scorso anno -, la nuova ‘Riabilitazione intensiva neurologica’, venne presentata come «il completamento del percorso terapeutico-assistenziale intraospedaliero dei pazienti affetti da esiti di gravi cerebrolesioni acquisite che necessitano di interventi valutativi e terapeutici non erogabili in altre strutture di riabilitazione intensiva». Spenti i riflettori sull’inaugurazione, si pensava che quel gioiello di reparto iniziasse subito a fare il lavoro per cui era stato realizzato. E invece no.

I rinvii Negli otto mesi trascorsi dall’inaugurazione, nel reparto di ‘Riabilitazione’ non è mai entrato un solo paziente. Per un po’ si era parlato della possibilità di aprire il reparto nel mese di aprile 2016, ma poi non se ne era fatto nulla. C’erano problemi di personale e in ospedale si lavorava già sotto organico. Poi una piccola luce: «Si apre il 6 giugno», tanto che erano anche apparsi dei fogli, accanto ai lettori di badge che registrano le presenze, nei quali si invitava il personale ausiliario a candidarsi per andarci a lavorare. Ma era un ‘falso allarme’, infatti, in un vertice tra il direttore generale Maurizio Dal Maso e i sindacati si è deciso di rinviare tutto a dopo l’estate, visto il periodo critico delle ferie.

La politica Intorno al reparto di ‘Riabilitazione’ e alla sua mancata apertura, a luglio, si era anche combattuta una battaglia politica, all’interno del Partito Democratico umbro. Eros Brega era tornato a scagliarsi contro il direttore generale dell’azienda ospedaliera arrivando ad annunciare la richiesta di un’ispezione. «Imbarazzante – aveva detto Brega – il direttore generale che dice ‘ci sto lavorando’, suscitando invece il dubbio se sia all’altezza del suo ruolo. Non prenda scuse e dia risposte ai cittadini». Immediata era stata la replica, con difesa di Dal Maso, da parte di un altro consigliere regionale del Pd, Attilio Solinas: «Non si può e non è giusto puntare il dito sul direttore generale dell’azienda ospedaliera, Maurizio Dal Maso, per presunti ritardi rispetto all’apertura del reparto. Massima fiducia e sostegno a lui così come agli altri direttori generali della sanità umbra, ai quali è demandato il compito cruciale di realizzare quanto definito dalla programmazione sanitaria regionale, nell’ambito politico ed amministrativo».

riabilitazione-ospedale-terni-0929-wa0098Far funzionare la macchina La dottoressa Massetti e Gianfranco Colasanti, definiscono la giornata di giovedì «emozionante. Questa struttura la sentiamo un po’ come una nostra creatura, oggi è come il battesimo di un figlio. Il merito comunque va alla precedente amministrazione che ha creduto nel progetto e ha realizzato il contenitore. Ma va anche all’attuale amministrazione che ha risolto i problemi logistici, nei tempi garantiti, permettendo l’apertura del reparto». La dottoressa, in conclusione, esclama: «Ci è stata data la macchina, ora sta a noi farla funzionare». Mentre Colsanti incalza con «un uovo obiettivo, ovvero quello di stringere i tempi per completare e mettere a sistema la piscina per la riabilitazione».

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